Salerno: Coordinamento insieme per la Costituzione, assemblea regionale Fronte del Dissenso

Salerno: Coordinamento insieme per la Costituzione, assemblea regionale Fronte del Dissenso

Domenica 16 aprile 2023, dalle ore 10:00, presso la sede del Sindacato FISI, in via S. Cosmo Fuori Porta Nolana, 33/35 (adiacente piazza Garibaldi) – Napoli, si svolgerà l’assemblea regionale del Fronte del Dissenso della Campania.

Saluti e accoglienza: Ciro Silvestri Segretario nazionale FISI

Introduce: Nello De Bellis CPT Liberiamo l’Italia Salerno su Manifesto e Programma
Relaziona: Nunzio Gagliotti CPT LIT Benevento su Statuto e norme elettive assemblea nazionale di Chianciano
Conclude: Moreno Pasquinelli Direzione Nazionale LIT

“Abbiamo convocato questa assemblea regionale volta a consolidare il Fronte del Dissenso (FDD), dandogli una più salda compagine organizzativa ed un sempre più chiaro e incisivo indirizzo politico poiché siamo consapevoli – hanno dichiarato gli organizzatori – che senza vera opposizione non c’è vera democrazia. Non sappiamo che farcene del diritto di dire di sì, se non abbiamo anche quello di dire di no!

Il FDD sorge, negli ultimi due anni, dall’aggregazione di organizzazioni, circoli, associazioni e movimenti rappresentativi della società civile, pronti ad opporsi fermamente alla insinuante, attuale tentazione totalitaria sempre più esplicita e minacciosa da parte delle élite dominanti.
Dalla pandemia in poi ed ancor di più con la guerra in corso tra Ucraina, blocco euro-atlantico e Russia, è stato di fatto abolito in Occidente dal sistema politico e mediatico ogni dibattito e dialettica di opinioni. Alla Costituzione e alla stessa libertà di espressione e di pensiero sono stati inferti colpi gravissimi, costringendo al silenzio non solo ogni movimento anti sistemico, ma la stessa sofferenza sociale. Ciò rappresenta una ferita ed un pericolo inedito per la stessa convivenza civile. A pochi giorni dalla ricorrenza del 25 Aprile, affinché non si cada in un’orgia di ipocrita retorica, bisogna ricordare che gli ultimi anni hanno visto un progressivo oscurarsi dell’orizzonte storico, politico e sociale del nostro Paese ed un’involuzione delle istituzioni sempre meno capaci di interpretare e difendere i reali interessi del Popolo italiano, mentre agitavano in modo sempre più fiacco e insincero i valori della Costituzione, vanificandola di fatto con l’adesione a trattati internazionali incompatibili con lo spirito e la lettera della Carta costituzionale, con la democrazia e sovranità del Popolo (Art.1).

L’adesione all’Europa di Maastricht e alla moneta unica ha segnato, particolarmente negli ultimi trent’anni, le tappe inesorabili del declino italiano a livello economico, politico e culturale. Da settima potenza industriale all’attuale 25° posto. Ben prima della pandemia e della guerra il nostro Paese aveva perso la sua capacità produttiva, l’occupazione si riduceva del 50%, la ricchezza nazionale del 10%. Tale l’effetto delle politiche neoliberiste dell’Unione Europea che hanno sfibrato il tessuto economico e civile dell’Italia col ricatto delle norme comunitarie e con il narcotico di una ideologia umanitaria, cosmopolita e progressista. Non bastando più questa formula i Governi Draghi e Meloni rappresentano l’ultimo tentativo di reazione da parte del sistema neoliberista in crisi. Di qui l’obiettivo più ampio e ambizioso di una ristrutturazione rapida, violenta e profonda dell’intera società con la gestione autoritaria della pandemia prima, della guerra poi. Fine di questo progetto è la spinta alla digitalizzazione estrema per la disgregazione del mondo del lavoro, la cancellazione di diritti storici di libertà, l’atomizzazione sociale utile al potere di una ristretta oligarchia. Il Green Pass ieri, il PNRR oggi, l’Agenda 2030 domani.

Infine, pur di obbedire al blocco USA-NATO-UE Governo e Parlamento hanno fatto in pratica entrare l’Italia in guerra contro la Russia, inviando denaro, armi e mercenari all’Ucraina, pedina consapevole dell’espansionismo occidentale ad Est. Decisione gravissima foriera di un ulteriore disastro economico e sociale, che viola l’art . 11 della Costituzione e danneggia l’interesse nazionale.

Per discutere di questo, nonché delle emergenze sociali particolarmente gravi qui al Sud diamo appuntamento a tutte le persone interessate alla nostra assemblea per costituire un’opposizione davvero pensante e militante. Invitiamo pertanto, come primo atto di interesse, a leggere il nostro documento allegato i cui contenuti saranno sottoposti alle valutazioni dell’assemblea in vista dell’assise nazionale prevista a Chianciano Terme nei giorni 22 e 23 aprile 2023”.