Nel giorno della festa delle donne il Codacons ha chiesto con un esposto alla Procura della Repubblica di Roma di indagare sul recente caso degli avvelenamenti a danno di alcune studentesse in Iran.
“E’ evidente che i suddetti avvelenamenti arrivano mentre l’Iran è scosso dalle proteste dopo la morte di Mahsa Amini, in custodia della polizia morale, per una presunta violazione dell’obbligo dell’hijab – scrive l’associazione nell’atto – Il benestare del Governo iraniano alla repressione delle giovani donne nonché al perseguimento della soppressione di ogni diritto della persona umana di genere femminile attraverso bande di criminali comporta automaticamente che lo stesso Stato Iraniano si rende dolosamente colpevole dei suddetti crimini contro l’umanità. E’ incontestabile che i fatti ivi esposti per la violenza che li connota con l’intento psicologico di annientare la legittima manifestazione ed espressione dei propri diritti da parte soprattutto dei giovani donne ed uomini, configura, come documentato e provato, che si tratta di crimini particolarmente efferati commessi nell’ambito di un programma politico (come dimostra la cd “polizia morale”) e perpetrati su vasta scala. Si tratta di crimini che sono considerati tali anche dal diritto internazionale consuetudinario, il cui elenco è contenuto nello Statuto di Roma del 1998, in particolare si tratta dei crimini previsti e puniti dall’art. 7(1)(a) e dall’art. 7(1)(h) dello Statuto.
Con riguardo alla giurisdizione del giudice italiano e alla punibilità dei colpevoli, e alla pregiudiziale necessità di accertare la sussistenza degli elementi di reato in capo anche alle componenti governative dello Stato Iraniano,  si riporta la recente Sentenza della Cassazione penale sez. V, 17/05/2022, n.26414 “Con riferimento al reato associativo di cui all’articolo 270-bis del Cp, ai fini dell’affermazione della giurisdizione italiana e per la punibilità di tutti i concorrenti, è sufficiente che nel territorio dello Stato si sia verificata anche solo una frazione della condotta a opera di uno qualsiasi dei concorrenti, che, seppur priva dei requisiti di idoneità e di inequivocità richiesti per il tentativo, sia comunque significativa e collegabile in modo chiaro e univoco alla parte restante realizzata in territorio estero”.
Nel caso di specie è necessaria la prosecuzione delle indagini preliminari per il compimento di una indagine suppletiva e si chiede una ulteriore investigazione suppletiva disponendo:
1) l’audizione del Ministro della giustizia per riferire sulle iniziative intraprese a seguito dell’esposto denuncia del Codacons e se sia stata formulata dal Ministro stesso istanza e richiesta della applicazione della legge italiana e per illustrare compiutamente la vicenda.
2) L’audizione dell’Alto commissario per i diritti umani TURK a conferma delle dichiarazioni rilasciate ai media.
3) L’acquisizione di:
• Risoluzione del Parlamento europeo sulla risposta dell’UE alle proteste e alle esecuzioni in Iran. (2023/2511(RSP)
• Council Implementing Decision (CFSP) 2023/153 of 23 January 2023 implementing Decision 2011/235/CFSP concerning restrictive measures directed against certain persons and entities in view of the situation in Iran”.