Salerno: presentazione “Danzare sulla Musica”, conferenza stampa

Salerno: presentazione “Danzare sulla Musica”, conferenza stampa

Giovedì 9 marzo 2023, alle ore 10, nella Sala Giunta di Palazzo Sant’Agostino di Salerno, si tiene la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo “Danzare sulla musica”, progetto di Ludovica Morleo, musicista e danzatrice di San Vito dei Normanni (BR), volto a raccontare la condizione della donna e il contrasto alla violenza di genere, tema forte e di grande attualità. Partecipa per un saluto istituzionale il Consigliere provinciale delegato alla cultura Francesco Morra.

Lo spettacolo a ingresso libero è patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Salerno, realizzato in coralità dalle associazioni Rete Giovani, Hippocrates, Spazio Donna, Differenza Donna e partner privati, e andrà in scena al Teatro Nuovo (via Valerio Laspro, 10 – Sa) sabato 11 marzo, alle ore 20. In questo progetto contro la violenza sulle donne confluiscono arte, danza, canto, musica, impegno civico e solidarietà femminile.

Il progetto

Nasce nella Casa Internazionale delle donne a Roma come occasione d’incontro, in cui ritrovarsi, ascoltarsi, entrare in relazione con sé stessi e lavorare sulla consapevolezza del corpo; nasce come spazio da concedersi e dedicarsi, senza giudizio e scevro da qualsiasi pregiudizio. Arriva a Salerno per raccontare, con delicatezza, una storia di violenza.
L’artista porterà il pubblico con sé nelle sonorità del sud Italia, delle tradizioni popolari, accompagnata da Annalisa Ianne, danzatrice abilitata alla danza e movimento terapia di Carmiano (LE). La pizzica ha avuto sempre un importante ruolo terapeutico, oltre che ludico, per gli uomini ma soprattutto per le donne. Donne che soffrivano di isteria, di depressione; donne che provavano un profondo dolore potevano liberarsi, finalmente spogliarsi dal loro “costume quotidiano composto” grazie a questo fenomeno sociale riconosciuto dalla comunità: il tarantismo. Durante il rito erano “possedute”, quindi libere di urlare, di non essere ordinate, di rotolare per terra o di arrampicarsi sull’altare di una cappella: tutto era loro concesso in quanto ” tarantate”, ovvero pizzicate dall’aracnide. Questo fenomeno sociale era pura musicoterapia, scomparso poi con l’avvento della psichiatria.
L’arte, dunque, come riflessione e come mezzo comunicativo al servizio del contrasto alla violenza e al pregiudizio, per scardinare una cultura maschilista e far cambiare opinioni, modificare comportamenti degli uomini ma anche delle stesse donne. Educare attraverso l’espressione dell’arte a relazioni sane nella consapevolezza di sé stessi, della diversità e del rispetto. Per info e prenotazioni: 3357466582

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