Regione Campania: Presidente Commissione Trasparenza “Caos e ritardi, Formazione Professionale allo sbaraglio”

Regione Campania: Presidente Commissione Trasparenza “Caos e ritardi, Formazione Professionale allo sbaraglio”

Periodo difficile per le scuole di formazione professionale in Campania, un settore che non sembra trovare serenità da qualche anno. Ancora una volta arrivano rigorose le lamentele dei titolari delle agenzie formative che sono quanto mai stanchi dei continui e repentini cambiamenti su corsi di formazione soprattutto autofinanziati, cioè quelli che vengono pagati direttamente dagli allievi senza nessun contributo da parte della Regione Campania. Cambiamenti, come sottolineato dalle agenzie formative, che arrivano soventemente senza alcun preavviso comportando una difficilissima gestione delle procedure interne in costante mutazione e molte volte a discapito degli allievi. Esempio concreto l’inserimento dello SPID obbligatorio per gli studenti sia nell’iscrizione ai corsi che nel segnalare la loro presenza sulla piattaforma della Regione Campania, imposizioni introdotte con un semplice preavviso sulla messaggistica delle agenzie formative, comportando non pochi problemi di gestione degli allievi che molti dei quali sprovvisti dello SPID e ormai in procinto di sostenere solo l’esame finale non riescono a capire tali decisioni.
Tuttavia, il punto nodale non sembra questo; l’opposizione al Consiglio Regionale capeggiata dal Presidente della Commissione Trasparenza, l’On. Nunzio Carpentieri non ha fatto attendere una verifica attraverso la presentazione di un’interrogazione su due argomenti che tengono banco ormai da anni, ovvero la mancanza di trasparenza dei funzionari del Settore Formazione Professionale nei confronti dei titolari delle agenzie di formazione e le lungaggini burocratiche per il rilascio dei Nulla Osta per gli esami finali degli allievi dei corsi. In particolare i nulla osta e le date d’esame sono sempre più un miraggio per le agenzie formative, che con corsi conclusi da mesi non ricevono la tanto agognata data d’esame. I problemi sono evidenti: clienti inferociti dopo due anni di corso dovuti ai ritardi covid, che non hanno la possibilità di sostenere l’esame finale e quindi ritardi nell’immettersi nel mercato lavorativo. Dall’altra parte la comunicazione tra le agenzie formative e gli operatori addetti ai controlli è ai minimi termini, appuntamenti e aperture al pubblico bloccate e scambi mail con tempi di risposta (quando ci sono) lunghissimi.