Pontecagnano Faiano: M5S, Possibile, SI “Le cose che abbiamo in Comune”, tappa a Sant’Antonio a Picenza

Pontecagnano Faiano: M5S, Possibile, SI “Le cose che abbiamo in Comune”, tappa a Sant’Antonio a Picenza

Ha fatto tappa a Sant’Antonio il secondo appuntamento del percorso di ascolto “Le cose che abbiamo in Comune” di M5S, Possibile e SI. Ascoltare i problemi e le preoccupazioni dei cittadini è quello che ci preme di più e sabato mattina siamo stati prima a Via Padre Carmelo Gentile, per spostarci poi presso l’ex centro A.A.I. Metterci la faccia in alcune situazioni non è assolutamente facile e negli alloggi dell’ex centro A.A.I., dove molti sono costretti a vivere in condizioni ai limiti, non sono in tanti a riporre ancora fiducia nella politica. Pensiamo per un attimo che questa situazione si consuma a poche centinaia di metri dalla piazza dello shopping più blasonata del territorio: il Maximall. Mentre da tutta la provincia le famiglie affollano i negozi, le boutique e l’ipermercato, a Via Meucci il tempo sembra essersi fermato.

L’azione amministrativa deve necessariamente partire dal ristabilire un’equità sociale; non è immaginabile che assegnatari di alloggi popolari siano parcheggiati in tuguri senza né riscaldamenti né fogne, con una strada interna senza asfalto, in balia di topi e allagamenti nei mesi piovosi.

Un progetto politico diverso per la città passa necessariamente dal rappresentare i problemi di queste persone in seno alle istituzioni. Per troppo tempo la voce degli imprenditori ha avuto un peso specifico maggiore tra consiglieri comunali e assessori. La nostra coalizione intende investire energie e idee per politiche di equità sociale. Viviamo in una società dove essere poveri è una colpa, dove se non hai una casa di proprietà sei alla mercé di un silenzio assordante, un silenzio che ti costringe con i tuoi figli in tuguri senza via di scampo. I cittadini che vivono un disagio abitativo devono essere oggetto di attenzioni serie. Invitiamo tutte le forze politiche a ragionare sul da farsi, perché il grado di sviluppo di una comunità si misura dalle condizioni di vita dei suoi elementi più fragili.

Il nostro percorso è improntato a dare voce a chi si trova in difficoltà e oggi non si sente rappresentato perché nessuno si è preoccupato di ascoltarne la voce. Nel silenzio delle feste e delle spese pazze, in una città che spende decine di migliaia di euro per delle panchine Smart, per le fioriere Smart, per delle luci di “San Valentino”, mentre l’amministrazione a pochi mesi dalle elezioni contrae un mutuo di € 600.000,00 con Cassa Depositi e Prestiti per bitumare le strade, tutti pensano che sia normale che dei cittadini debbano vivere come si vive a via Meucci. Noi crediamo sia fondamentale ripartire dall’affrontare queste sfide.

Federico Marra di Sinistra Italiana: “Più visitiamo i quartieri di Pontecagnano Faiano e più ci rendiamo conto della necessità di un salto di qualità e culturale della gestione amministrativa del nostro comune. Pretendiamo di confrontarci con l’Europa e di vantare presunti primati ma per che ha avuto modo di vivere e frequentare gli altri paesi Europei si è reso conto della distanza tra noi e loro. Molto è il cammino da fare ma soprattutto la necessità di scegliere una nuova classe politica e amministrativa del nostro comune”.

Alfredo Garofalo di Possibile: “Chiediamoci se, in questi anni, davvero qualcosa è cambiato nella vita delle persone. In città e nei quartieri ci sono ancora troppe voci che faticano a trovare ascolto. Noi siamo al loro fianco e proveremo a rappresentarle”.

Matteo Zoccoli del M5S: “Una classe politica degna di questo nome si fa carico dei problemi dei cittadini in difficoltà, non diventa solo terminale delle istanze degli imprenditori. Il bilanciamento che deve operare la Politica in città è assente, oggi il potere economico si tramuta necessariamente in potere politico. Il percorso di ascolto Le cose che abbiamo in Comune nasce dall’esigenza di dare ascolto a tutti e di dargli voce in consiglio comunale”.