Salerno: al Liceo “F. Severi” ricordo della strage delle Brigate Rosse del 26 Agosto 1982

Salerno: al Liceo “F. Severi” ricordo della strage delle Brigate Rosse del 26 Agosto 1982

Rita Occidente Lupo

Il dovere della memoria soprattutto alle nuove generazioni, che corrono troppo in fretta al ritmo tecnologico, rischiando di lasciar da parte i valori che hanno tenuta alta la guardia della legalità. Intingendo pagine di sangue anche nell’era contemporanea, per tutelare la giustizia. Un’iniziativa, decisamente valida, quella partita dal Liceo Scientifico Statale “F. Severi” che con l’ ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato), presieduta dall’Ispettore Giampiero Morrone, ha inteso quest’oggi, presso l’ Auditorium dell’Istituto, offrire alla numerosa platea uno spaccato storico che lanciò ombre in quelli che furono appellati anni di piombo. Ed anche Salerno ebbe le sue vittime, proprio tra le Forze dell’Ordine. L’amarcord su quel triste 26 Agosto 1982, cursore che ha guidato i toccanti interventi, ricordando come vittima per antonomasia di quel periodo, il noto statista Aldo Moro. Le feroci  Brigate Rosse, sovversive nei confronti dello Stato e di quanto Moro s’accingeva a voler realizzare col pentapartito, impedirono che si potessero raccogliere quei frutti di sana politica in nuce.

All’incontro stamane una cospicua rappresentanza delle Forze dell’Ordine, accanto alle  istituzioni civili. Quell’attentato, tra terroristi delle Brigate Rosse, alcuni militari dell’Esercito italiano e una pattuglia della Polizia di Stato a Torrione. Si ebbero tre morti, un componente dell’Esercito e due delle forze di Polizia.

Presso il Lungomare Marconi i terroristi attaccarono un convoglio dell’Esercito, costituito da un furgone e un’autovettura, in trasferimento dalla caserma “Generale Antonino Cascino”, alla vicina caserma “Angelucci”, nella quale si sarebbe svolto l’usuale servizio di guardia. Fu immediatamente colpito il caporale ventunenne Antonio Palumbo, che morì in ospedale a Napoli dopo poco tempo. Subentrarono dei poliziotti, erano nelle vicinanze, avendo sentito degli spari: scoppiò il conflitto che causò la morte al giovane agente Antonio Bandiera, di 24 anni; l’agente scelto Mario De Marco, di 30 anni, anche lui colpito, morì quattro giorni dopo per le gravi ferite riportate. Nel corso dell’azione feriti altri due militari, un poliziotto, due civili e una terrorista.

In un clima di grande attenzione dunque, l’indirizzo di saluto stamane porto da Barbara Figliolia, Dirigente Scolastica dell’Istituto e consigliera comunale, che ha ricordato agli allievi “La storia maestra di vita” e pertanto il bisogno di conoscere il passato. Note sono state aggiunte dal Questore Giancarlo Conticchio, dalla prof. Maria Luisa Zampetti, a preludio dello storico filmato proiettato sul tragico evento, grazie al lavoro del giornalista Enzo Ragone. Il conduttore della convention, Franco Esposito, direttore di Telecolore, ha incisivizzato il ruolo delicato che ebbe anche l’informazione proprio durante quel periodo “di piombo”, rischiando talvolta per giungere alla verità da raccontare. Note autobiografiche, non senza un velo di commozione nella testimonianza di Pasquale D’Amelio,  Sovrintendente Capo Polizia di Stato, presente all’omicidio e testimone oculare dei Brigatisti, avendoli visti in volto nell’atto di rubare anche delle armi, in dotazione all’esercito. L’evento s’è concluso con delle domande che gli allievi hanno posto ai relatori, dimostrando interesse e sensibilità all’evento storico.