Salerno: consigliera comunale Pecoraro “Strade letali, mentre medico studia (Pums), malata Salerno muore”

Salerno: consigliera comunale Pecoraro “Strade letali, mentre medico studia (Pums), malata Salerno muore”

“Salerno ha deciso di adottare il PUMS. La procedura ormai va avanti da tempo ed è fatto noto, tuttavia, al netto delle valutazioni – pur amare – sulla sua strutturazione e sulle modalità di realizzazione, non possiamo non scorgere un’antinomia, un contrasto dirompente tra la sua esistenza e le condizioni ordinarie della mobilità urbana.

Il Pums, lo insegna la legge, è uno strumento “secondario” che si basa ed affianca agli strumenti di pianificazione esistenti e obbligatori, come il piano traffico, avendo l’obiettivo specifico di migliorare la mobilità. Di renderla più inclusiva, più fruibile, meno impattante ecologicamente.

L’amministrazione a Salerno sceglie di adottare il Pums, ma su quali basi? Quali sono le condizioni della mobilità e della viabilità cittadina? In un momento storico in cui, con cadenza quasi mensile, ci troviamo a piangere per le tragedie che si consumano sulle nostre strade, in pieno centro città, in cui l’amministrazione inerme si dimena tra “zone 30” e “non abbiamo personale, mancano le risorse economiche”, in cui le barriere architettoniche e l’inciviltà di molti automobilisti impediscono la mobilità alle persone diversamente abili, anziane o ai passeggini, credo sia obbligatorio intervenire in modo drastico sugli strumenti ordinari.

Avremmo anche poco personale di Polizia Municipale, ma di certo senza bandire concorsi nessuno verrà a sopperire alle carenze. Saranno anche poche ma si usassero le unità a disposizione per presidiare i quartieri. Un quartiere al giorno, elevando multe a tutti, portando via le auto in sosta vietata, in doppia e triplice fila, ferme sulle strisce o in prossimità delle curve.

Non si può più tollerare (lo affermo da cittadina di Salerno) che attraversare la strada possa avere l’incidenza mortale di lanciarsi da una scarpata.

Che si svegli la politica, che si sveglino le istituzioni, che si prendano provvedimenti nell’immediato, senza aspettare l’ennesima morte su strada, l’ennesima vita spezzata. Perché non bisogna più nascondersi dietro il mantello del “destino”. Prima o poi le responsabilità verranno a galla e l’impunità e l’indifferenza avranno volti, nomi e cognomi”.