Tra il dire e il fare

Tra il dire e il fare
Giulio Caso
Preso dal sacro fuoco dell’ingiustizia sociale da sanare, dei diritti da preservare, molti/alcuni… (qui non sottilizziamo, ricordiamo “Uno, nessuno e centomila” di Pirandelliana memoria), dimenticano di attuarla loro stessi.
Dunque, anche a non voler rimarcare l’andamento di qualche cooperativa per “emigranti” , se ne occupa la magistratura, nel piccolo, un episodio:
– Un amico, oramai pensionato decise di candidarsi, come consigliere per una democratica COOP .
Presentò tutti i documenti, tutto in regola, fu accettata la candidatura.
Il giorno delle votazioni però non trovò il suo nome fra i candidati da votare. Chiese spiegazioni. Gli dissero che una settimana prima delle votazioni si riuniva il direttivo che sceglieva i tre candidati.
Ma… ” I consiglieri da  eleggere sono appunto tre, a che serve il voto?”.
“Per vedere quale rappresentante di partito piglia più voti”.
Fu la lapidaria risposta.
Anche qui w la democrazia.