Salerno: consigliera Figliolia, lettera aperta a Sindaco Napoli su toponomastica

Salerno: consigliera Figliolia, lettera aperta a Sindaco Napoli su toponomastica

“Un popolo senza memoria storica è come un albero senza radici” è quanto mi ripeteva spesso mio padre, ma anche alcuni miei insegnanti di cui conservo un gran bel ricordo. Una massima che perciò amo anch’io ripetere spesso insieme a quella di Indro Montanelli, ” Un Paese che ignora il proprio Ieri non può avere un Domani”.
Per questo motivo quando leggo che l’amministrazione comunale decide di apporre una targa ricordo o intitolare una strada in memoria di una persona scomparsa e che ha lasciato un segno del proprio passato, provo un senso di riconoscenza nei confronti di chi dimostra di non ignorare il passato.
Nei giorni scorsi è stato deciso di intitolare una piazza ad Antonella Russo, una brillante studentessa del nostro Ateneo orribilmente uccisa dal compagno della madre, e la nuova piazza sorta nella parte iniziale del Trincerone est al prof. Tommaso Sica, che è stato un vero maestro di vita per tanti giovani.
Nello stesso tempo però mi corre l’obbligo di far rilevare che tanti altri meriterebbero l’intitolazione di una strada o di una Piazza, tanti che si sono impegnati nella vita politica ed amministrativa della nostra città dedicando ad essa ogni momento della propria giornata. Si potrebbe fare un lungo elenco di chi, soprattutto nell’immediato dopoguerra e nel dopo alluvione, cioè nelle ore più buie della nostra storia, quindi in tempi particolarmente difficili, ha dato tutto se stesso a Salerno e ai suoi concittadini. Valga per tutti (ma ce ne sono tantissimi), per es. Luigi Buonocore, valente avvocato e stimato Sindaco della città, del quale ancora tanti conservano il ricordo, la sua onestà, la semplicità dell’uomo buono, il suo spirito cristiano, la sua rinomata professionalità. Ebbene quest’anno ricorre il 50esimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta nel 1972, e a tutt’oggi non esiste a Salerno una strada a lui intitolata, sebbene ci sia un edificio scolastico nel quartiere di Fratte che porta il suo nome.
Penso quindi che sia ora di provvedere e pertanto rivolgo al Sindaco un sommesso suggerimento perché si ripari a certe dimenticanze e si possa ovviare ad omissioni. Non vorrei che si possa pensare che i nomi di quanti hanno attivamente partecipato alla vita amministrativa della città, cui hanno dato lustro, possano essere dimenticati e invece ricordati cittadini in alcuni casi obiettivamente discutibili.
A tal proposito, ma la Commissione Toponomastica che dice?
Barbara Figliolia – Presidente Commissione Politiche sociali