Cava de’ Tirreni: Meridione Nazionale, Senatore “Sindaco Servalli, novello Temporeggiatore di quart’ordine”

Cava de’ Tirreni: Meridione Nazionale, Senatore “Sindaco Servalli, novello Temporeggiatore di quart’ordine”

“Nei giorni scorsi- rivela il Coordinatore Provinciale di Meridione Nazionale Marco Senatoremi è stata segnalata da alcuni amici un’intervista, per la precisione una videochiamata, del sindaco Servalli rilasciata ad una testata giornalistica locale. Ho avuto così modo di “apprezzare” questa nuova performance di chiacchiere del nostro primo cittadino.

In verità, lo confesso, l’ho dovuta rivedere più volte a distanza di giorni per metabolizzarla, avendomi suscitato sentimenti contrastanti: dall’ilarità all’avvilimento.

Mi spiego meglio.

Sorvolo sulle surreali dichiarazioni auto-celebrative relative al buon andamento della sua gestione amministrativa in questi 7 anni e ai progetti di riqualificazione della Città che saranno messi in campo! Lasciamo perdere, meglio stendere un velo, anzi no, una spessa coperta pietosa su quello che ha fatto di male e quello che non ha fatto di bene il nostro eroe metelliano.

Allo stesso modo, è preferibile non infilare il coltello nella piaga su quello che vorrebbe realizzare. Non fosse altro perché dovremmo soffermarci tanto sull’ormai sua cronica, conclamata incapacità amministrativa e sull’assoluta mancanza di programmazione e visione futura della Città, ma anche sul disastroso stato delle finanze comunale che impediscono anche di offrire un caffè ad eventuali illustri ospiti a Palazzo di Città.

L’attenzione l’ho riposta in un passaggio molto succulento, anzi, assai intrigante da un punto di vista politico. “Nel 2023 deciderò la mia collocazione politica” ha dichiarato Servalli su sollecitazione dell’intervistatore. E’ questa la prova provata di quanto il nostro sindaco sia politicamente confuso o molto probabilmente, avendo conosciuto la sua ambiguità politica, faccia finta di esserlo. Insomma, si atteggia ad anima bella in un mondo di lupi e lestofanti. Un classico servalliano.

La verità è che, eletto sindaco per due volte nelle liste e con i voti del Pd, Servalli pur di tirare a campare si è avvicinato a vari partiti di centro sinistra, arrivando addirittura a non rinnovare la tessera del PD. Poi, resosi conto che la sua amministrazione è a trazione PD, con importanti consiglieri comunali strettamente legati a consiglieri regionali deluchiani, si è dichiarato civico, senza una casacca politica che lo qualificasse in modo chiaro. La chiarezza, però, non è una caratteristica presente nel suo DNA. Non a caso, parliamo di un politico che ora più che mai non è né carne e né pesce e, nascondendosi dietro al civismo, vuole continuare ad amministrare o, meglio, a sgovernare la Città.

L’ennesima riprova, questa, della sua inaffidabilità politica e della mancanza totale di credibilità a tutti i livelli. D’altro canto, Servalli è un maestro nell’arte del dire e del non dire. E’ un’anguilla che sfugge ai suoi stessi sostenitori. E’ un muro di gomma. Un primo cittadino che su tutto svicola con i «non ricordo», i «non so», i «non avevo capito». Un sindaco bravo a scaricare sugli altri, a rinviare, a temporeggiare. L’unica azione politica che gli riesce alla perfezione è il galleggiamento.

Questo è Servalli. Un novello Quinto Fabio Massimo detto il Temporeggiatore, sebbene di quart’ordine.

Ora sta politicamente tentando di stare con due piedi in una scarpa, ma questo non sempre è possibile e certo non è possibile per sempre. Davvero crede di poter chiarire il prossimo anno il suo nuovo posizionamento politico? La sensazione è che troverà molte porte chiuse e quelle aperte saranno non le principali ma del retrobottega.

In ogni caso,  aspettiamo fiduciosi il 2023, quando saranno sciolte le riserve e sapremo la sua collocazione politica futura, che sarà condizionata comunque dalla scarsa considerazione che hanno del suo operato e del suo poco, scarsissimo seguito elettorale”.