La Voce e la Vita della Chiesa: “I verbi della Fede”: Credere, Ascoltare, Accogliere, Imitare, Confidare e Camminare

Diac. Francesco Giglio   

Chiunque si mette all’ascolto della Parola contenuta nei Vangeli, compie due azioni essenziali: “crede alla Parola e si mette in cammino”. Questo è quello che ogni battezzato dovrebbe fare. Credere e dare fiducia alla Parola, significa lasciarsi rigenerare e far crescere in noi il seme di bene già presente. Questo è l’impronta e la voce del nostro Creatore, che ci portiamo dentro e che non viene mai meno, anche quando pensiamo di averlo messo a tacere. Diventa pertanto di vitale importanza per la nostra vita fare spazio a Lui e non limitandoci semplicemente a sentire, ma ad ascoltare la sua Parola. Lasciandogli lo spazio di operare dentro di noi gli permettiamo di rispondere alle nostre domande, di ammorbidire le nostre ostinazioni  facendo breccia nelle nostre chiusure. Siamo quindi chiamati a metterci in azione e capire che, il camminare dietro di Lui, sarà la naturale conseguenza dell’essersi messo in ascolto. Accogliere e imitare Gesù, che è Colui che ha incarnato la Parola, diventerà l’impegno della nostra vita. Se quindi riuscissimo a realizzare tutto questo, alla luce del Vangelo, potremmo affermare di essere in cammino. Se consentissimo alla Parola di toccarci nell’intimo del cuore, constateremmo che questa ci trasforma. Credere autenticamente e camminare alla luce della Verità, sono due facce della stessa medaglia. Imitare e confidare nella Parola che salva, permette che in noi cresca e maturi, grazie alla operante presenza di Dio: “ la fede, la speranza e la carità”. Dare ascolto alla Parola, lasciarsi guidare e condurre da essa consente di vivere pienamente e giungere alla vita eterna. Meta questa, promessa dal Maestro e da Colui che l’ha mandato. Ciò però sarà possibile solo se lo vogliamo veramente, perché come dice Sant’Agostino: ”Dio che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te”. I mezzi per far sì che questo si realizzi sono alla portata di tutti: “basta amare e lasciarsi amare”. Abbiamo a disposizione tutta una vita per impegnarci in funzione della salvezza o della perdizione eterna con la consapevolezza che :”una vita vissuta senza Dio è già una vita senza luce”.

Allora coraggio fratelli e sorelle, la Pasqua di resurrezione è vicina e quindi: crediamo, e con gioia camminiamo con i piedi per terra, ma con lo sguardo all’eternità, con e verso Cristo. Credere quindi significa: “riaffermare la nostra fede e continuare a credere nonostante tutto.