Salerno: CSV, al via progetto ”Fra gusto e buongusto”

Salerno: CSV, al via progetto ”Fra gusto e buongusto”

Il progetto ”Fra gusto e buongusto” è un’iniziativa promossa dal Centro Servizi per il Volontariato di Salerno e Provincia redatta dalla dott.ssa Mariangela Mandia, ambasciatrice della sezione Lilt di Salerno approvato dal Presidente dell’Associazione Dott. Giuseppe Pistolese. Diviso in due momenti: il primo si è tenuto al castello medievale Giusso di Sicignano degli Alburni; il secondo teorico pratico si è svolto alla Tavernola, l’agriturismo in tenuta Mandia a Sicignano degli Alburni. “Abbiamo sempre pensato che l’importanza della prevenzione primaria ovvero l’educazione della cultura della prevenzione stessa fosse alla base della nostra società civile e quindi avesse collegamenti soprattutto con il mondo della formazione. – dice la curatrice del progetto Mariangela mandia – Ho tenuto conto della contemporaneità del momento nel quale i docenti, gli educatori e anche i rappresentanti di animazione si sono trovati nella pandemia e nel post pandemia mettendo a disposizione la mia esperienza nel campo della formazione. Competenze trasversali che che portano  innanzitutto alla valorizzazione della comunicazione, del linguaggio con se stessi e poi anche alla parte estetica quindi fra gusto e buongusto”. Molteplici le attività progettate per l’incontro. Sono state realizzate delle pochette, porta diario portatacquino proprio per sancire il concetto di sartorialità della cultura della prevenzione. Ogni partecipante ha avuto in consegna un test (all’interno della agenda ‘prevenzione tra gusto e buon gusto’), in un tempo di 45 minuti ha dovuto dare delle risposte. Dopo di che si è consumata la colazione identitaria, durante la quale ogni insegnante, ogni educatore, per primo deve curare il suo equilibrio per poi trasferirlo anche con sane abitudini ai ragazzi o agli allievi. Importante il concetto di ospitalità che molte volte anche molti istituti si ritrovano a mettere in pratica. Il gusto ed il buongusto incontrano anche lo stile che ognuno di noi deve conservare, le buone maniere, l’atteggiamento nel quale amare se stessi e gli altri deve diventare una predisposizione naturale. L’agenda 2030 è stato un riferimento importante per la curatrice dell’evento ed il punto 12 del “One healt” in modo particolare: l’approccio olistico insieme ad una competenza dell’alfabetizzazione mirata alla salute. “C’è ancora molto da fare – dichiara Mariangela Mandia – C’è ancora un collegamento importante che deve essere fatto tra le varie competenze, ma è stato sicuramente un risultato importante, perché c’è stato un riscontro assolutamente positivo da parte delle istituzioni”. A partecipare sono state in prevalenza ragazze di diverse età ma anche signore mature. L’iniziativa Lilt ha ottenuto molti apprezzamenti particolarmente perché l’impatto con la natura diventa veramente una risorsa.