Salerno: avv. Federico Conte “Assoluzione piena per Salvatore Paravia e Concetta La Rosa”

Salerno: avv. Federico Conte “Assoluzione piena per Salvatore Paravia e Concetta La Rosa”

Grande soddisfazione per l’assoluzione con formula piena – perché il fatto non sussiste – di Salvatore Paravia e Maria Concetta La Rosa, imputati per bancarotta fraudolenta presso il Tribunale di Salerno.

La esprime l’avvocato difensore dei due, l’on. Avv. Federico Conte.

“Abbiamo ampiamente dimostrato – dice il legale -, ricorrendo alle dichiarazioni rese da soggetti informati sui fatti nonché alla consulenza tecnica a firma del dott. Nigro, non solo che il Paravia mai non ha mai rivestito il ruolo di amministratore di diritto della società – dato assolutamente pacifico, già da solo dirimente rispetto alla responsabilità ascritta – ma soprattutto che il preteso status di amministratore di fatto, quale asserita proiezione di quello di diritto, era privo del tutto dei requisiti tipici di un’attività esercitata in maniera significativa e continuativa, non episodica od occasionale da parte dell’imputato. Si è dimostrato anche che le vendite impropriamente ritenute avente carattere distrattivo  facevano parte di un più ampio programma di cessioni immobiliari del tutto lineari sotto il profilo finanziario. La difesa ha poi dimostrato che il dissesto della società è stato determinato dal tracollo del mercato immobiliare determinatosi negli 2012/2013 a seguito della prima crisi dei subprime americani. Di qui, l’estraneità ad ogni addebito anche per la sig.ra La Rosa, moglie del Paravia la quale, nelle vesti di amministratore delegato della Perla 2006 srl, società acquirente degli immobili, si è limitata ad intervenire in un’operazione immobiliare assolutamente lecita e caratterizzata da prezzi congrui, priva di qualsiasi finalità distrattiva”.

I fatti

Imputati:

Salvatore Paravia e Maria Concetta La Rosa, difesi dall’avv. Federico Conte.

Ennio Del Grosso, difeso dall’avv. Aniello Feleppa

Giovanni Palumbo, difeso dall’avv. Caterina Ferrara.

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Tutti imputati dei reati previsti e puniti dagli art. 216 e 233 Legge Fallimentare per concorso in bancarotta fraudolenta patrimonialenell’ambito del procedimento penale n. 2424/2017/21 R.G.n.r. pendente innanzi al Giudice dell’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Salerno, dott.ssa Gerardina Romaniello.

Pubblico Ministero:  dott.ssa Francesca Saccone

Dispositivo di sentenza emesso all’esito dell’udienza del 14.7.2022.

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Al Paravia risultava contestata, in qualità di legale rappresentante, sino al 21.12.2011 e in seguito quale amministratore di fatto della S.P. Immobiliare srl, poi dichiarata fallita, il delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale per aver distratto, secondo l’accusa, due appartamenti di proprietà della società, già oggetto di azione revocatoria, alienandoli a prezzi inferiori al valore di mercato, o comunque di aver distratto i proventi derivanti da dette vendite.

A fare da sfondo alle due operazioni immobiliari caratterizzate, secondo l’Accusa, da un’ingerenza del Paravia, vi erano una pluralità di altre operazioni, tutte finalizzate a conseguire l’oggetto sociale della SP Immobiliare, le quali, in generale, non sono mai state attenzionate dagli inquirenti né, in particolare, sono state oggetto di contestazione diretta a carico dello stesso Paravia.

Inoltre, l’indice del prezzo di vendita degli immobili è risultato ampiamente ed oggettivamente congruo rispetto alle stime del mercato di riferimento, rientrando, al più, nella normale alea in un momento di notoria crisi del mercato immobiliare, peraltro riconosciuta dallo stesso Curatore Fallimentare.