Cava de’ Tirreni: nuova sezione “Ancora Italia”
Carmine De Nardo
Il territorio campano si arricchisce, nel salernitano, di un’altra sezione di “Ancora Italia”: Cava de’ Tirreni. Essa va ad affiancare le già esistenti sezioni di Salerno, Battipaglia e Sapri. Il numero delle sezioni, infatti, è sempre maggiore grazie all’ impegno profuso dal coordinatore provinciale Angelo Morriello, che, avendo ricevuto il nuovo incarico di vice presidente regionale, conta di aprire ancora nuove sezioni nelle altre province della regione in poco tempo. Tutto questo, in linea con la forte crescita del partito registrata nel resto d’ Italia.
In sintesi ricordiamo che Ancora Italia è il partito politico nato dall’ispirazione ideologica del filosofo Diego Fusaro che persegue un’azione politica socialista e sovranista. Ha come obiettivo quello di raccogliere il meglio della tradizione culturale e politica italiana. In seguito alla deriva sanitaria, economica, sociale e politica italiana, si sta rapidamente diffondendo e potrebbe rappresentare una delle tante speranze di effettivo rinnovamento per le prossime elezioni anche collaborando con altre forze politiche che hanno a cuore la difesa della Costituzione in un periodo di deriva autoritaria e antidemocratica. I nuovi attivisti della sezione di Cava de’ Tirreni sono stati selezionati grazie alla loro condivisione con il programma di Ancora Italia ed alla loro elevata consapevolezza interiore di essere l’ ultimo baluardo in difesa della libertà e della democrazia dopo le vergognose imposizioni governative nel periodo della pandemia del Covid 19. Persone che finalmente dovrebbero garantire una adeguata affidabilità per gli impegni futuri dopo le amare disillusioni di tanti partiti che hanno ingannato il popolo italiano. Infatti, Ancora Italia, intende dare un messaggio finalmente alternativo, affidandosi a gente che hanno raggiunto un certo grado di crescita e di consapevolezza civile, in modo da poter essere validi esempi da seguire per cambiare la precaria situazione italiana.
La volontà è quella di costruire un nuovo modo di fare politica, non più basato sull’egoismo individuale e sulla competizione, ma sulla solidarietà, sulla cooperazione e sul recupero delle radici culturali italiane.