Battipaglia: Coordinamento “Ambiente Salute e Territorio”, “Piana del Sele, basta aggressioni a territorio”

Battipaglia: Coordinamento “Ambiente Salute e Territorio”, “Piana del Sele, basta aggressioni a territorio”

Non bastavano gli impianti, pubblici e privati, di lavorazione dei rifiuti  già presenti  nella Piana del Sele.

Non bastava la oscura e allarmante  vicenda, ancora non conclusa, dei  rifiuti spediti  in Tunisia  da una ditta  privata  del Vallo di Diano, a mero fine di profitto, con il benestare  della Regione Campania, e che quel paese, al culmine di uno scandalo nazionale, ha rispedito al mittente dal porto di Sousse. Vicenda su cui, finalmente, si è aperta una inchiesta anche in Italia.
7.000 tonnellate di rifiuti che qualcuno in Regione Campania, che si arroga il diritto  di fare il bello e cattivo tempo su tutto il territorio regionale, fregandosene delle istituzioni locali, delle realtà produttive esistenti e dei cittadini  che protestano, con un colpo  di genio, che dà pienamente l’idea  della approssimazione della politica regionale dei rifiuti, ha pensato  di fare stoccare  a Persano .
213 container stracolmi di rifiuti  dovrebbero essere depositati nel cuore della Piana del Sele.
L’ennesimo sfregio a questa terra!
A cui noi continueremo ad opporci con ogni mezzo democratico e pacifico.
Non bastava l’aggressione al Comune di Buccino  dove, nonostante il parere contrario di quel Comune  e di tutta  l’area e nonostante  gli strumenti urbanistici  non lo consentissero, la Regione Campania ha autorizzato l’allocazione  di una fonderia e di un altro mega impianto privato  di trattamento dei rifiuti!
Ora a tutto questo si aggiunge un’altra violenza alla nostra Piana:
nell’area industriale  di Eboli viene autorizzata una nuova struttura  privata di 10.000 mq, sempre  destinata alla lavorazione  dei rifiuti.
Ancora una volta non viene tenuta in nessun conto la contrarietà delle istituzioni locali, riaffermando la concezione, evidentemente invalsa in Regione Campania, della Piana del Sele  come “grande pattumiera” dell’intera provincia di Salerno e non solo.
Mentre in altre Regioni, come il Piemonte, viene ribadita la centralità dei Comuni nel  procedimento autorizzatorio  di impiantistica destinata al ciclo dei rifiuti, in Regione Campania   impera una concezione del governo della cosa pubblica degna  dell’oscurantismo dei periodi più bui della storia nazionale, fondata  sulla autocrazia  di chi detiene  e gestisce il potere.
I territori e le istituzioni locali  vengono semplicemente umiliati  e non tenuti in considerazione.
Sulla questione di Eboli  sembrano intravedersi errori, improvvide assenze e ritardi.
Se ci sono responsabilità tecniche, fermo restando le gravi responsabilità politiche di chi doveva assicurarsi che Eboli alla conferenza di servizio fosse presente e che il parere negativo  del Comune fosse inviato entro i termini di legge (cose di cui l’Amministrazione dovrà rispondere  in Consiglio Comunale  ed  alla città che chiede chiarezza e trasparenza), invitiamo il governo cittadino ad accertarle ed ad assumere i dovuti provvedimenti anche di carattere disciplinare.
Stavolta  sono gli stessi imprenditori dell’Area Industriale di Eboli ad esprimere preoccupazione e contrarietà a questo nuovo impianto di lavorazione dei rifiuti, per le ricadute  negative su tutta l’area.

È un intero territorio che si ribella a questo nuovo atto di imperio
È ORA DI DIRE BASTA !!

Noi riteniamo e chiediamo con forza che:

– Le nuove attività di lavorazione  o stoccaggio  di rifiuti  previste  per Persano, per Eboli e la stessa Buccino vadano fermate, così come chiedono i territori e le amministrazioni locali;

– L’intera Piana del Sele, così come già la città di Battipaglia, debba essere dichiarata “area satura”, per cui gli unici rifiuti che possono essere trattati sono quelli prodotti nell’area stessa, e invitiamo tutti i Sindaci dei Comuni della Piana ad adottare la relativa delibera  da sottoporre all’Ente d’Ambito  ed alla Provincia di Salerno.

– Occorra fermare il proliferare di impianti privati di lavorazione dei rifiuti, cosa che ha trasformato, negli ultimi decenni, questo settore in un grande e redditizio affare, dove quello che interessa è esclusivamente il profitto di chi investe e non il benessere della Comunità che ne subisce solo gli effetti ambientali devastanti.

– Occorra, al contrario, investire su impiantistica pubblica realizzata bene, necessaria per completare il ciclo della raccolta differenziata, tesa ad assicurare  l’autosufficienza dei singoli Sub Ambiti Distrettuali, e su cui assicurare forme di controllo democratico aperte anche ai comitati per la tutela ambientale  presenti sul territorio, anche al fine di superare quella frattura  determinatasi, in questo campo, fra istituzioni e cittadini;  frattura pericolosa per la stessa tenuta delle istanze rappresentative contemplate dalla nostra Costituzione.

– I Sindaci debbano avviare una capillare campagna di informazione  e di formazione, per una corretta  e spinta raccolta differenziata, base di una seria  politica dei rifiuti.

– Debba essere affermato, chiaramente, con Legge Regionale, il ruolo determinante dei Comuni  nel procedimento autorizzatorio di impiantistica destinata alla lavorazione dei  rifiuti .
E su questo riteniamo vada verificato il ruolo  dei Consiglieri Regionali dell’area, troppo  colpevolmente silenti  su queste vicende!

– Sia indispensabile che le Amministrazioni locali ad opporsi,  con tutti i mezzi a disposizione, a questi sfregi che continuamente vengono inferti al nostro territorio, assumendo ordinanze di divieto di transito ai camion che portano i container o comunque i rifiuti destinati a questi nuovi siti o impianti autorizzati dalla Regione Campania  e presentando ricorsi  congiunti (anche in una logica di suddivisione delle relative spese) alla giustizia amministrativa contro tutti i provvedimenti autorizzatori di queste nuove, ulteriori, violenze  alla Piana .
Di costituirsi in giudizio là dove minimamente dovessero verificarsi le condizioni per farlo.

– Sia necessario  la costituzione  del Coordinamento dei Sindaci della Piana del Sele che assuma  insieme al Coordinamento “Ambiente, Salute e Territorio”  dei comitati e delle associazioni della Piana, l’onere  della organizzazione  di un grande appuntamento di lotta, che ponga questi punti alla base della piattaforma rivendicativa sulle questioni ambientali .

LA NOSTRA  BATTAGLIA  CONTINUA !

Il Coordinamento  “Ambiente Salute e Territorio”