Oliveto Citra: contrasto a violenza di genere, “Coscienze in Ascolto”, proiezione docu-film “Parlano le donne”

Oliveto Citra: contrasto a violenza di genere, “Coscienze in Ascolto”, proiezione docu-film “Parlano le donne”

Sabato 9 aprile 2022 alle ore 19,00 presso l’Auditorium Provinciale di Oliveto Citra (Sa), all’interno del progetto di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere, “COSCIENZE in ASCOLTO”, ci sarà la prima proiezione del docu-film  “Parlano le donne” per la regia di Roberto Orazi.

Quattro donne vittime di violenza domestica raccontano  a cuore aperto a quattro studenti e studentesse le proprie storie di sopravvivenza, di rinascita e di speranza in questo docu-film, andato in onda su Rai3, prodotto da Anele per Rai Documentari , in collaborazione con Videa Next Station e con il supporto di Fondazione Pangea Onlus, che è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le  Pari Opportunità all’interno di un programma di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne in attuazione della Convenzione di Istanbul.

Rosaria Gaeta e Grazia Biondi, presidenti rispettivamente delle  associazioni  To Zion  e Manden, da oltre dieci anni sono attive, supportando le donne con concrete attività di sostegno, dall’aspetto legale a quello psicologico , dalla messa in protezione al recupero di sé. Prevalentemente, sul territorio campano e su quello nazionale, attraverso un’articolata rete con Istituzioni, Forze dell’Ordine e altre Associazioni.

Con questo evento intendono promuovere un lavoro di sensibilizzazione e di prevenzione in ambito scolastico e non solo, attraverso incontri e percorsi A.M.A. (auto mutuo aiuto).

Alla proiezione, seguirà un’intervista-dibattito , con il regista, alcuni protagonisti del film, figure professionali e il pubblico presente in sala.

“Parlano le donne” nasce da un’idea di Gloria Giorgianni e Flavia Barca, scritto da Robe1to Orazi e Gloria Giorgianni con la collaborazione di Tore Sansonetti, produttore esecutivo Lorenzo Taboga, prodotto da Gloria Giorgianni, regia di Roberto Orazi.