Piana del Sele: coordinamento Salute, Ambiente e Territorio in campo

Piana del Sele: coordinamento Salute, Ambiente e Territorio in campo

Oggi 13 marzo si è costituito il  nucleo proponente del coordinamento delle associazioni e dei  movimenti della Piana del Sele  e delle aree che su di essa gravitano  “SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO”, che ha visto la presenza di associazioni di Battipaglia, di Eboli, di Serre, in contatto con associazioni e movimenti di Capaccio-Paestum, di Albanella e di Contursi, oltre che singoli cittadini mossi solo dal loro spirito di partecipazione alla vita del proprio territorio, e che intende  rapidamente  coinvolgere  altre associazioni , movimenti e comitati di tutti i Comuni dell’area, indipendentemente dalla “ vicinanza politica” , dal campo d’intervento in cui operano ecc.

Il COORDINAMENTO nasce sull’ onda della emergenza legata alla questione dei rifiuti  rimandati indietro dalla Tunisia che la Regione Campania intende stoccare nell’area militare di  Persano, dove ancora sono stoccate da 14 anni oltre 40 mila tonnellate di ecoballe e le roulotte della emergenza post sismica del 1980, con un ulteriore sfregio ad una area intera che da anni fa i conti con “ emergenze rifiuti” di ogni tipo, ma si ripropone di  essere un momento di raccordo della  azione dei movimenti sulla intera partita delle questioni ambientali  nell’area del Sele e  non solo, per dare a tali battaglie maggiore forza ed efficacia tessendo anche una rete di interrelazione con i livelli istituzionali locali.

In questa logica guardiamo alla battaglia dei cittadini di Buccino sulla questione della allocazione nella loro area industriale di una fonderia,  o alla azione dei movimenti  di cittadini sorti sulle questioni della mobilità : dall’Alta Velocita alla “ Eboli Calitri” ecc.

Sulla questione dei rifiuti a Persano   in una di collaborazione e di rafforzamento della azione delle amministrazioni comunali , chiediamo :

– Un incontro  con il coordinamento dei Sindaci dei Comuni della Piana del Sele, che  era  stato proposto di costituire già  a partire dal Consiglio Comunale aperto di Serre , per fare il punto sulla questione dei rifiuti destinati a Persano,  da svolgersi  mercoledì   16 a Battipaglia nel “Salotto Cittadino ” presso il Municipio di quella città;

-Che si proceda, nell’interesse della salute di tutti i cittadini e per la tranquillità di tutti i soggetti interessati in questa vicenda,  alla verifica della eventuale presenza di radioattività nei rifiuti  tornati dalla Tunisia contenuti nei container , per altro con sigilli rimossi,  depositati e  posti sotto sequestro presso il porto di Salerno;

-Che le operazioni di “ caratterizzazione “ di quei rifiuti, ovunque vengano effettuate, prevedano anche  la presenza di tecnici ed esperti nominati dal coordinamento dei Sindaci in accordo  col coordinamento delle associazioni e dei movimenti  , o prevedendo un esperto nominato autonomamente  da quest’ultimo;

-Che tutti i comuni interessati adottino apposito atto deliberativo di ufficializzazione del coordinamento dei Sindaci della Piana del Sele, vero momento di svolta nei rapporti istituzionali fra  questa area ed i livelli istituzionali sovra comunali e che noi vediamo con grande positività,  che in uno spirito di partecipazione , di collaborazione e condivisione  proponiamo  sia aperto  al coordinamento delle associazioni;

-Che ogni Sindaco interessato adotti una  ordinanza di divieto di transito  sul proprio territorio di camion che portano rifiuti indirizzati verso il sito di stoccaggio di Persano, pur sapendo che la stessa assume carattere soprattutto simbolico, ma che può essere un momento di dimostrazione del fatto che una intera area si muove in modo coordinato e unitario su vicende di questa delicatezza;

-Che , nel caso sia confermato lo spostamento dei rifiuti verso il sito militare di  Persano, i Sindaci si facciano carico, con apposito manifesto pubblico o comunque forma di comunicazione pubblica,  di invitare i propri cittadini alla partecipazione alla manifestazione pacifica di protesta che si andrà ad organizzare, ed a cui il Coordinamento Salute, Ambiente e Territorio  darà  la massima  collaborazione per una forte presenza ;

-Che in questa battaglia, come in tutte quelle che ineriscono alle questioni ambientali e di sviluppo della nostra area, le amministrazioni Comunali coinvolgano i settori produttivi e le forze sociali, che da queste scelte imposte dall’alto , finiscono per essere i soggetti maggiormente danneggiati;

Il coordinamento Salute , Ambiente e Territorio   della Piana del Sele  si ripropone di proseguire la propria  attività di raccordo , e di costruzione di una rete , delle associazione  dei movimenti  e dei comitati della Piana del Sele  e delle aree che su di essa gravitano, anche al di là della specifica questione  dei rifiuti  che si intendono stoccare nel sito di  Persano,  proponendosi come elemento di collaborazione, stimolo, proposta e critica alle Amministrazioni Comunali di una area vasta come la Piana del Sele con le quali si intende aprire una forma di interlocuzione  su tutte le questioni ambientali pur nel rispetto della autonomia di ognuno e del ruolo degli organi comunali democraticamente eletti con i quali ci si vuole interfacciare non certo porsi in alternativa , partendo :

Dai Sub Ambiti Distrettuali  (SAD)   che si stanno costituendo in questi giorni in tutta la Provincia di Salerno ,di cui non convince la composizione  che risponde più a logiche di omogeneità politiche piuttosto  che di omogeneità territoriale ed economica come vorrebbe la legge, e la cui istituzione vorremmo evitare si risolva nella creazione dell’ennesimo carrozzone;

Dalla  realizzazione  della impiantistica necessaria per rendere “ autosufficienti” i Sub Ambiti , che riteniamo debba  passare attraverso una ricomposizione della frattura fra istituzioni e cittadini, sfiduciati da decine di episodi in cui gli impegno assunti dai livelli istituzionali non sono stati mantenuti. Il modo migliore per ricomporre questa frattura, a nostro avviso,  è la realizzazione di  una forma di controllo democratico degli impianti stessi , aprendoli alla presenza nei momenti di verifica di esperti nominati dai cittadini. Nessuna sindrome di Nimby , quindi, ma la necessità di trasparenza nelle scelte e nelle gestioni dell’impiantistica pubblica.

Dalla necessità di sottrarsi  una sorta di “ monopolio” della gestione dei rifiuti da parte dei privati, causa di tanti elementi di emergenza che si sono avuti nel corso degli anni;

Dalla promozione  e diffusione della cultura della raccolta differenziata , attraverso un lavoro sinergico fra istituzioni e cittadini che consenta di acquisire,  a partire dalle scuole  , momenti informativi ed educativi sulla raccolta differenziata e più in generale sul rispetto dell’ambiente ,  bene prezioso, soprattutto in una realtà come quella Piana del Sele la cui vocazione all’agricoltura ed al turismo balneare e ambientale  rimane una grandissima occasione di sviluppo e crescita. Cosa fondamentale in una realtà dove i dati demografici ci raccontano di una progressiva “ fuga” soprattutto da parte delle giovani generazioni.

Il Coordinamento vuole , ancora , essere momento di promozione di confronto fra le istituzioni ed i cittadini anche   sulle grandi scelte strategiche da farsi  per lo sviluppo territoriale  a partire dall’utilizzo dei fondi del P.N.R.R. , grandissima occasione per la nostra area geografica,  che a nostro avviso non possono essere concentrati su meri interventi di manutenzione straordinaria ( sicuramente anche  essi necessari per  rendere un comune più bello e vivibile, visto la carenza di finanziamenti degli ultimi anni.) ma che sicuramente devono essere concentrati su interventi strategici sovra comunali capaci  di determinare, o per lo meno stimolare,   lo sviluppo dell’area intera, creando finalmente opportunità  per i nostri giovani , molto spesso altamente professionalizzati  ma impossibilitati a utilizzare sul territorio quelle competenze e quelle conoscenze.

Riteniamo nell’interesse dei comuni e delle comunità che si apra un confronto vero, intenso, sul disegno complessivo dell’area del Sele, coinvolgendo il mondo della produzione, il mondo della cultura e le forze sociali. In questa logica un raccordo del mondo associazionistico , con il coinvolgimento di singoli cittadini, può svolgere un ruolo davvero  prezioso se vogliamo far si che il concetto di “ partecipazione attiva” non resti soltanto una aspirazione di cui parlare nei pubblici convegni o in occasione di appuntamenti elettorali.