Salerno: Amministrative, replica dell’ass. Avossa a candidata Sindaco Elisabetta Barone

Mi vedo costretta a replicare alle ultime dichiarazioni del candidato sindaco, Elisabetta Barone. La libertà di pensiero rappresenta per me un pilastro della Costituzione, ma è impossibile restare indifferenti innanzi a così tante falsità gratuite. Elisabetta Barone mente sapendo di mentire.

Dispiace ancor di più che a farlo è una dirigente scolastica che dovrebbe conoscere e ricordare il sostegno che le è stato fornito dall’amministrazione comunale in tutti questi anni.

Questione sdoppiamento ingressi in due fasce orarie: la decisione è stata assunta dalla Prefettura. L’amministrazione comunale, nel caso specifico, ha comunque fornito il proprio supporto facendo da raccordo tra le parti per arrivare a una sintesi collettiva e condivisa.

Capitolo “mancata partecipazione all’Avviso del Miur per la destinazione di 270 milioni di euro agli Enti locali”: la candidata Barone, probabilmente, ignora la circolare del MIUR datata 9 agosto (tre giorni successivi alla pubblicazione del bando). Il documento, nello specifico, chiariva che erano ammessi esclusivamente lavori di messa in sicurezza di edifici pubblici già adibiti a uso didattico, tali da garantire agibilità e adattamenti per favorire la ripresa delle attività scolastiche in presenza per l’anno 2021-2022. Trattasi dunque di manutenzione straordinaria e non ordinaria (tinteggiatura pareti, sostituzioni porte, cablaggi, sistemazione aree esterne etc).
Perché il Comune non ha partecipato al bando? Nel corso dell’anno precedente si era già fatto carico, a proprie spese, dei lavori nelle sue Scuole perché la sicurezza degli edifici (e di coloro che li frequentano) è sempre stata una priorità per l’amministrazione Napoli. In altri luoghi ciò verrebbe riconosciuto come un merito, ma si vede che molti vivono nel “Paese delle meraviglie”.

Capisco il clima da campagna elettorale, così come il voler giocare con la polemica per guadagnare qualche spazio sui media. Attenzione però alle parole, a puntare il dito contro chi ha svolto il proprio ruolo con l’obiettivo di tendere sempre la mano a tutti. Elisabetta Barone compresa.