Salerno: in tanti a “No obligation day”

Carmine De Nardo

Ieri, 30 luglio 2021 a  Salerno, a lungomare in piazza Dante alle ore 18.00, si  tenuta la manifestazione organizzata dal sindacato Fisi dei lavoratori della sanità e dal sindacato autonomo l’ Eretico dal titolo “No obligation day”. Una manifestazione autorizzata e rispettosa delle norme anti covid, di protesta contro l’ obbligo vaccinale, il green pass e le limitazioni delle libertà costituzionali. Nonostante il caldo africano, molti salernitani e persone provenienti dalla provincia, hanno ascoltato con particolare attenzione gli interventi dal palco. In particolare Rolando Scotillo, segretario del sindacato FISI, reduce da numerose manifestazioni in molte città italiane, da nord a sud, ha in sintesi affermato che la sanità italiana non solo negli ultimi anni ha subito dei tagli ingiustificati, ma che per essa, anche per il futuro, non sono stati previsti investimenti significativi. Ha dichiarato, inoltre, che la costituzione tutela i lavoratori della sanità che per vari motivi non possono e non vogliono vaccinarsi. Per questo non è possibile ricattare questi lavoratori minacciandoli di sospensione senza retribuzione. E’ un pericoloso attentato al lavoro e all’ articolo 1 della costituzione. Sarebbe stato molto più accettabile un obbligo alla vaccinazione dove le istituzioni si fossero prese il carico di eventuali risarcimenti dovuti ad effetti avversi o addirittura alla morte. Il medico mutualista Gerardo Torre, poi , ha portato la sua testimonianza. Ha dichiarato che tante vite potevano essere salvate  se si fosse evitava l’ ospedalizzazione di massa a favore della medicina territoriale. Molti medici, invece, di consigliare di stare in vigile attesa, senza tentare alcuna terapia, avrebbero dovuto intercettare con la loro opera professionale il flusso esagerato di malati che erano costretti ad andare in ospedale. In definitiva dalla manifestazione è emersa la voglia di dialogo tra tutti, vaccinati e non, per cercare di approfondire i temi drammatici della pandemia senza pregiudizi e con l’ obbiettivo di trovare soluzioni condivise e democratiche e  la voglia di chiarire, inoltre, anche tante situazioni oscure come il mancato utilizzo  della terapia al plasma del dott. Giuseppe De Donno, che come lui stesso dichiarò al Senato, ha destato l’ interesse di innumerevoli istituzioni internazionali tranne che di quelle italiane.