Eboli: Confagricoltura “Corrette da Terna su nostre indicazioni localizzazioni stazioni di conversione e smistamento del Tyirrhenian link”

Terna ha aggiustato il tiro e le nuove localizzazioni ad Eboli della stazione di conversione e di quella di smistamento del Tyirrhenian link – il grande elettrodotto sottomarino destinato a collegare Sicilia, Campania e Sardegna – non avranno un impatto negativo sull’economia agricola della Piana del Sele grazie all’accoglimento delle indicazioni provenienti da Confagricoltura Salerno, prima organizzazione del territorio ad entrare in contatto con il gigante elettrico ed a  proporre di modificare scelte altrimenti molto negative per l’area. Si tratta di un risultato molto importante per tutta la Piana del Sele, che a medio termine sarà reso ancora più evidente dal procedere dei lavori di definizione dell’area coinvolta.

È quanto afferma Confagricoltura Salerno al termine della consultazione pubblica indetta dalla società di gestione della rete elettrica italiana per l’importante investimento che riguarderà in comune di Eboli.

Attualmente, allo studio vi sono due aree per la stazione di conversione – Ex Mercato Ortofrutticolo a San Nicola Varco o nell’Area Pip – sempre in comune di Eboli, mentre per la Stazione di Smistamento sono state comunque individuate aree non coperte da coltivazioni di pregio e frutto della prima individuazione effettuata da Terna.

“In un precedente incontro – spiega Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno – avevamo dato chiare indicazioni ai tecnici di Terna, tendenti a risparmiare preziosi appezzamenti di terreno investiti a colture di pregio e che hanno un significativo ritorno in termini di reddito agrario e che erano stati oggetto di una prima individuazione dei suoli. E va detto – sottolinea – che tali indicazioni sono state accolte in pieno”.

“Il risultato così ottenuto grazie all’intervento di Confagricoltura Salerno – aggiunge Costantino – va nella direzione di ridurre al massimo l’utilizzo di suolo agricolo, pur in presenza di un’opera di interesse collettivo che va ben oltre gli interessi della comunità che la ospita.”