Covid-19: terapia col plasma, prof. Giulio Tarro “Importante il contenuto anticorpale”

Rita Occidente Lupo

Tra il boom di vaccini, in dirittura d’arrivo anche lo Sputnik, la ricerca non conosce battute d’arresto. Recente ed interessante lo studio sugli effetti della terapia col plasma contro il Covid-19, dei quali aveva già lo scorso anno, in un’intervista rilasciataci, trattato ampiamente il noto virologo prof. Giulio Tarro.

Convalescent Plasma Antibody Levels and the Risk of Death from Covid-19
https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2031893

Tra i pazienti ospedalizzati con Covid-19 che non stavano ricevendo ventilazione meccanica, la trasfusione di plasma con livelli di anticorpi IgG anti-SARS-CoV-2 più elevati era associata a un rischio di morte inferiore rispetto alla trasfusione di plasma con livelli di anticorpi inferiori. (Finanziato dal Department of Health and Human Services e altri; numero ClinicalTrials.gov, NCT04338360.)

“Tale studio- commenta il noto virologo prof. Giulio Tarro- sull’ importanza del  contenuto anticorpale per la sieroterapia.

Quando io però cercavo di scagionare la movida dicendo che il problema era fondamentalmente nelle Rsa mi massacravano. Quindi non è che cercano un colpevole sanitario, ma si cerca sempre un colpevole per scagionare gli errori istituzionali. Un po’ come ieri Boccia che se la prendeva con chi vuole le riaperture strumentalizzando i 500 morti al giorno. Quando se quei morti (di cosa non si sa dato che non c’è eccesso di mortalità da fine 2020) che abbiamo oggi fossero stati vaccinati a gennaio come inizialmente previsto (perché io resto del parere che sugli over 80 la vaccinazione ha sicuramente più senso di una vaccinazione di massa generalizzata anche sui giovani), non ci sarebbero stati oggi. Quindi alla fine ancora oggi si sta utilizzando il metodo della ricerca del colpevole (un anno fa era il runner) per coprire le nefandezze della politica”.