Cava dei Tirreni: Corte Costituzionale, Osservatorio Sostegno Vittime, Aldovrandi "Riforma rito abbreviato passo avanti"

<<Da circa un anno in Italia è in vigore la riforma del rito abbreviato, ossia il divieto per chi commette reati puniti con l’ergastolo (come per esempio omicidio premeditato o stupri seguiti da omicidi) di poter ottenere automatici sconti di pena fino ad un terzo. Oggi davanti alla Corte Costituzionale è in discussione la legittimità di questa norma, che rischia pertanto di essere annullata >>  É il commento allarmato dell’avv. Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, punto di riferimento per i familiari delle vittime di violenza. <<Il divieto per i reati puniti con l’ergastolo di ottenere automatici sconti di pena è una riforma giusta in termini giuridici e sostanziali: se, per esempio, questa norma fosse stata in vigore quando il marito di Nunzia Maiorano l’ha uccisa con 46 coltellate davanti al figlioletto di cinque anni, invece di 30 anni di pena avuti grazie al rito abbreviato, sarebbe stato probabilmente condannato all’ergastolo. Noi dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime siamo oggi presenti alla Corte Costituzionale di Roma per ribadire la nostra vicinanza fattiva al fianco delle vittime e dei familiari delle vittime, che hanno diritto ad avere giustizia. Perché giustizia non può esserci se chi commette reati gravissimi ha diritto di ottenere sconti automatici di pena.>>. Conclude caustica l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime