Tramonti: Campinola, 9° Festival organistico tra emozioni e devozione

 Non è facile definire e descrivere l’atmosfera che ha profuso domenica sera la chiesa parrocchiale di Campinola per l’inaugurazione del 9° Festival Organistico. Erano molti i dubbi iniziali dettati soprattutto dagli effetti della pandemia del Covid-19 ma l’intimo desiderio di esprimere la fede, la speranza, l’accomunanza, la memoria del territorio hanno prevalso, e si sono ampiamente espressi in una serata di calda estate con suoni, racconti, testimonianze e riconoscimenti.

Nove anni fa avveniva la solenne inaugurazione del restauro filologico del prezioso organo di Carlo Rossi del 1729 che ha ridato alla collettività uno fra i più antichi organi funzionanti della Campania e facendo diventare Campinola di fatto la Capitale della Costa d’Amalfi per la musica organistica con oltre sessanta eventi e moltissime spontanee collaborazioni.

Protagonista principale del concerto è stata la giovane Jessica Ferrara che da nove anni è assidua, appassionata e paziente animatrice della liturgia della stessa chiesa ed ha anche il merito delle non facili trascrizioni per adattare l’intonazione dell’organo alle voci dei fedeli. E domenica si è cimentata in alcuni brani fra cui l'”Ave Maria” di Schubert, “Fratello sole sorella luna” di Ortolani e una “Salve Regina”, di cui alcuni accompagnate dalle voci di Giada e Francesca Cesare e di Suor Graziella Di Stefano che a conclusione ha offerto l’intenso “Madre io vorrei”.

Pregnante la partecipazione di Giancarlo De Marco Telese, artefice principale del restauro dell’organo nel 2012 con varie connessioni progettuali, operative ed espressive; ha proposto brani di Zipoli, Pescetti (come omaggio ai genitori che l’avevano voluto come marcia nuziale al proprio matrimonio) e del trevigiano Andrea Luchesi.

Il folto pubblico (seduto a distanza di sicurezza) proveniente dalla Costa, da Salerno, dall’Agro Nocerino ed essenzialmente dalla stessa Campinola, ha colto pienamente lo spirito dell’evento. E si è emozionato alla rievocazione della storia dell’organo e delle sue vicende recenti, ma anche degli obiettivi che animano il Festival espressi da Padre Jean Jacques, da Antonio De Marco organizzatore e animatore della manifestazione (anche con il Giardino Segreto dell’Anima).

Il Sindaco di Tramonti, Domenico Amatruda, ha espresso sentite e appropriate parole di grande compiacimento per il Festival e le implicazioni locali e nazionali che lo contraddistinguono nonostante non goda di alcun contributo, facendo un omaggio floreale a Jessica Ferrara. A Jessica e a Giancarlo sono state donate anche due canne d’organo in zinco troppo rovinate per essere riutilizzate utilizzate nell’ultimo corretto restauro.

“Non abbiate paura” disse Gesù, e il Festival Organistico invita a non avere paura di fare cultura, stare insieme e testimoniare la fede e la memoria storica nei tempi e nei modi possibili. La fede è anche quella che rinnova il miracolo della festa e della speranza nello spirito di “Laudate Dominum in Chordis et Organo”, per l’elevazione spirituale e la coesione sociale.

I prossimi appuntamenti saranno domenica 30 agosto con Vincenzo Florio di Gragnano che ha già inaugurato la scorsa edizione del Festival, il 20 settembre Nicola Salvati di Mercato San Severino fra i più frequenti e giovani partecipanti, mentre in data da definire ci sarà un ritorno di Giancarlo De Marco Telese.