Covid-19: don Fortunato di Noto “Allarme pedopornografia, aumentati pericoli in rete!”

In questo tragico periodo in cui tutti siamo costretti a restare in casa, c’è qualcuno che purtroppo non cessa di fare del male.

Don Fortunato Di Noto, presidente di Meter onlus, associazione benemerita nella lotta contro la pedopornografia, ha lanciato l’allarme: “Con le persone in casa ed i ragazzi in chat, aumentano i casi di adescamento”.

Durante l’emergenza Covid-19, purtroppo i casi di pedopornografia sono aumentati.

Don Di Noto ha lanciato l’allarme. “Solo nel mese di marzo e nei primi giorni di aprile – ha spiegato Di Noto – Meter ha documentato e denunciato alle forze dell’ordine una crescita allarmante delle chat degli orrori: 178 segnalazioni che coinvolgono Telegram, Facebook, Twitter, Whatsapp, con una crescita del 40%. Le chat sono 234 con profili sospetti in varie piattaforme; migliaia di decine di video e basti pensare solo a due segnalazioni contenenti 34.252 foto che corrisponderebbero a circa 30.000 bambini già vittime di violenze sessuali”.

Insomma, un orrore indicibile. Eppure, nonostante ciò, in nome della privacy degli utenti, i server e i provider fanno gli omertosi.

Pertanto, nel diffondersi di questi crimini, per don Di Noto, come ha detto a La Nuova Bussola quotidiana, “la responsabilità dei colossi del web è fondamentale. A questo si aggiunge l’incapacità di coordinare le forze di polizia nel contrastare un problema che va affrontato a livello globale”. Si tratta dunque di una vera e propria emergenza nell’emergenza. Le famiglie devono vigilare.

Don Di Noto lancia un appello ai papà e alle mamme: “Chissà se tutti i genitori si stanno rendendo conto di quanto sia aumentato l’utilizzo degli smartphone durante queste settimane di quarantena. Mi chiedo anche se le famiglie si stiano dando delle regole nell’utilizzo dei cellulari e dei pc al di fuori dell’uso didattico.

Bisogna tenere conto che, oltre le cinque ore quotidiane di utilizzo, tra i ragazzi può subentrare la dipendenza.

La fruizione dello smartphone, ovviamente, non sarà mai la stessa per un diciottenne, rispetto a bambini più piccoli. In ogni caso va fatto capire loro che lo smartphone non è un passatempo. Il mondo digitale, ormai, è un mondo reale: anche stando a casa, il mondo mi entra dentro casa.

Avendo accanto i propri figli, i genitori devono tirare fuori la loro autorità morale, essere capaci di indirizzare bene l’utilizzo degli strumenti informatici”.