Pagani: chiarimenti su “incandidabilità” Sindaco Gambino e “scioglimento Consiglio comunale”

Un obbligo d’ufficio, quale quello assolto (in ordine alla vicenda “incandidabilità” del Sindaco Gambino) dalla Corte di Appello di Salerno e dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, è stato trasformato in “provvedimento di scioglimento” e/o “in necessità di dimissioni dell’intero Consiglio Comunale” da parte di soggetti non titolati in termini istituzionali e finanche politici.

La Procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha trasmesso, ai Consiglieri Comunali ed alla Prefettura di Salerno, copia delle tre sentenze riferite alla “vicenda incandidabilità Sindaco Gambino” già note dal 14.06.2019 e su cui si è sviluppata quotidianamente, ad oggi, una “canea disinformante” assolutamente inopportuna e infondata.

Peraltro, e solo per inciso, il Sindaco Gambino (contrariamente a quanto sostenuto dalla Corte di Appello di Salerno) ha regolarmente presentato “istanza per revocazione notificandola in data 28 Giugno 2019 e depositando gli atti presso la Suprema Corte in data 17.07.2019”.

Il procedimento giudiziario, avviato dal Sindaco Gambino, reca il numero di Ruolo 20902/2019 e costituisce motivo, come indicato dalla stessa Corte di Appello di Salerno, per “rendere la sentenza in argomento non ancora passata in giudicato”.

Questi i fatti, nudi e crudi, che si tenta di mistificare e spiace dover constatare che “rabbia e mancanza di lucidità” inducono esperti politici a “invocare dimissioni del Consiglio Comunale” e, addirittura, ad “evocare momenti e comportamenti antichi che si misero in campo per evitare scioglimento del Consiglio Comunale per fatti di camorra”.

Quando un “provvedimento civilistico” viene trasformato e additato “come provvedimento penale”, allora non si è più di fronte “ad un normale e ordinario confronto/scontro politico” ma si è solo motivati da rabbia, volontà di mistificazione, tentativo di delegittimare un Sindaco ed una coalizione di maggioranza che hanno conseguito uno strepitoso successo elettorale, sin dal primo turno in cui la vittoria è mancata per “pochi voti”, che meriterebbe diversa e più degna considerazione da parte di chi è stato sconfitto in un libero e democratico confronto elettorale.

La città di Pagani ha scelto da chi essere governata e sa che il Sindaco Gambino e la maggioranza che lo sostiene non solo rispettano le “leggi dello Stato” ma improntano la sua azione quotidiana a comportamenti trasparenti e di assoluto rigore e sono sostenuti dall’esclusiva volontà di risolvere i problemi della città e della comunità di cui, ovviamente, “le cicale parlanti” non fanno menzione.

Il Presidente

                              Vincenza Fezza