Mercato San Severino: a Ciorani I Memorial “Mazzagalli”

Anna Maria Noia

Buona la prima, a Mercato S. Severino, per quanto riguarda il memorial “Franco Mazzagalli” – il torneo di minirugby (categorie under 6-8-10-12) riservato ai ragazzini che afferiscono al campo “Margiotta-Minelli”, in via Nocelleto della frazione Ciorani. Un evento, alla sua prima edizione – come detto – ospitato dall’Asd “Salerno rugby”; con il patrocinio della Fir (Federazione italiana rugby); del Cr Campano rugby, e del Comune. Presenti, nel corso delle competizioni del 6 aprile ultimo scorso – tra tanti altri appassionati di questa attività sportiva – anche il sindaco Antonio Somma, giunto in tempo per la cerimonia di premiazione (egli ha creduto molto nella struttura di Ciorani e, soprattutto, nelle potenzialità della disciplina agonistica anche a S. Severino) e il presidente del Comitato Regionale Campano – Fabrizio Senatore. Ma non solo. Tantissimi, gli altri responsabili che hanno fortemente voluto la costituzione di tali “squadre” di adolescenti; in vista – magari (dicono) – di creare un team di rugbisti “senior” competitivi a livello provinciale, regionale e (perché no?) nazionale. Le squadre presenti sono state – per la cronaca – l’Asd “Campi Flegrei” (o “Pozzuoli”); l’Asd “Torre del Greco”; l’Asd “Partenope” e l’Asd “Salerno”. Si è trattato di una bella esperienza; il tutto è terminato con una ulteriormente bella festa, che ha visto la presenza e la partecipazione di molte famiglie e dei giovani atleti – maschi e femmine (squadre miste) dai 4-5 ai 12 anni. Con un ottimo piatto di pasta al sugo, al termine delle competizioni. Un match improntato al fair play, al gioco “gentile”, non violento; lo stesso rugby – che differisce, peraltro, moltissimo dal football americano (sempre palla ovale, ma con differenze decisamente spiccate – a cominciare dalle misure del campo per finire alle regole di passaggio e placcaggio) – non è, come appare all’esterno ai neofiti e ai non “addetti ai lavori”, violento e brutale. Anzi: si tratta di una disciplina che insegna, prima di tutto, il rispetto per gli avversari e l’attenersi alle regole – più severe che in altri sport (come il calcio). Infatti il memorial “Mazzagalli”, intitolato a un “ambasciatore” del rugby scomparso recentemente, verteva proprio sulla correttezza: assegnata, perciò, dopo la conclusione delle gare la coppa “Fair play”. Da un’apposita “mini” giuria. Che ha valutato, oltre le prestazioni sportive ed agonistiche (di ogni singolo giocatore “in erba”, oppure della squadra nel complesso), anche variabili e componenti quali il rispetto tra baby rugbisti; i falli effettuati; il linguaggio scurrile e le parolacce; gli eventuali richiami da parte dell’arbitro; i comportamenti scorretti – in campo e fuori. La coppa “Fair play” se l’è aggiudicata il “Salerno rugby”. Dopo l’assegnazione di una targa commemorativa ai figli di Mazzagalli, il primo classificato under 6 è stato il gruppo “Salerno rugby”; il secondo – sempre per la categoria under 6 – è stato il team “Partenope”. Primo e secondo gruppo in lizza, per gli under 8, “Salerno rugby” e “Partenope”. Passando agli under 10, questi i risultati finali: al primo posto, “Torre del Greco”; al secondo – invece – quelli della squadra “Partenope”. Terzo in classifica: “Salerno” (sempre, però, relativamente ai bimbi di 10 anni). Under 12: terzo gradino del podio a “Pozzuoli”; secondo a “Salerno”; vincitore della categoria: Torre del Greco. Tutto nel segno dell’amicizia e della spensieratezza, con rappresentative di tutta la Regione. Un happening importante, dunque. Il prossimo anno – ha dichiarato Antonio De Crescenzo, tra gli organizzatori e/o ideatori del contest (facente parte di un comitato ad hoc, composto da una ventina tra amici ed allievi del compianto professore Mazzagalli) – la kermesse diverrà itinerante. Ecco alcuni dati da snocciolare, per comprendere la passione che anima tutti coloro che si sono presi a cuore questo importante e ambizioso progetto; senza scopi di lucro. Tante le spese, ma ciò che conta è l’impegno entusiasta e… “gratuito” da parte di tutte le persone interessate dal gioco-spettacolo del rugby. Il comitato ha provveduto alle spese del memorial, relative ai costi di trofei e medaglie. Con il contributo – anche – del sodalizio presieduto dall’avvocato Fabrizio Senatore. Oltre che all’ausilio del medico di campo. Da poco tempo, un annetto, è stato “rilevato” il campetto di Ciorani allo scopo di praticarvi lo sport sopra citato. Per garantire il divertimento e la pratica del movimento dei ragazzetti del comprensorio sanseverinese o dalle zone limitrofe; distogliendoli da Internet, dai cellulari o dai tablet e dalle “diavolerie” tecnologiche – utili senz’altro, ma senza esagerare. Educandoli alla sportività. Non a caso, gli allenatori sono detti (per il rugby) “educatori”. Una differenza sostanziale, un ruolo importante e necessario. Tra questi allenatori/educatori, abbiamo incontrato e conosciuto Roberto Giglio e Felice Tancredi. Il campo di via Nocelleto, nella frazione sanseverinese, ha misure regolamentari (110 per 64 metri, uno dei primi camp in provincia di Salerno – dicono. I pali o porte, per le “mete”, sono alti dai 3 ai 4 metri). È stato ricavato da un ex campo di calcio – ormai dismesso – e adattato appunto per la pratica della disciplina. Una struttura ancora in allestimento, ma già dotata di ogni comfort: innanzitutto l’area è cardio-protetta, con la presenza di defibrillatori da utilizzare in caso di emergenza. Poi, vi sono dotazioni di pronto soccorso e un bar per rifocillarsi. Molti gli esperti, ma anche i curiosi, che afferiscono al campo. Già si stanno svolgendo attività agonistiche e competitive, di buon livello – con partecipazioni ai tornei campani. I ragazzini tesserati, dai 6 ai 12 anni, sono davvero moltissimi – pressappoco sui cinquanta. Al contest – invece – gli aderenti, i bambini che hanno preso parte erano ottanta/novanta. Da sei a dieci i bambini per squadra. Alla struttura prestano opera amanti di tale attività ludica, che svolgono anche altre attività professionistiche. Per porre attenzione a uno sport che tempra; allena intuito; inculca rispetto per gli avversari; sviluppa l’acume e l’intelligenza; veicola veri valori e una sana competitività. E’ importante considerare che l’Asd “Rugby Salerno”, ha aderito al progetto “Sport solidale” – fortemente voluto dal primo cittadino Antonio Somma; dall’assessore Peppe Albano (politiche sociali) e dall’intera amministrazione. Tutto consiste nel consentire a cinquanta adolescenti – sia maschi che femmine, non vi sono barriere di sesso come non c’è razzismo – di famiglie poco agiate di potersi allenare e giocare a costo zero, senza pagare. L’intento di solidarietà, della socialità, rende onore e merito sia alle associazioni rugbistiche coinvolte che al Comune. Inoltre, sempre a Mercato S. Severino, De Crescenzo è impegnato nella sensibilizzazione nelle scuole del territorio; per adesso, solo per ora, sono state coinvolte le scuole primarie sanseverinesi del II Circolo Didattico. Ben duecento bambini – frequentanti appunto tali classi delle ex elementari – sono ormai regolarmente coinvolti in attività motorie di base, propedeutiche alla pratica del rugby. Non a caso, alcuni piccoli campioni di questo II circolo sono scesi in campo lo scorso 6 aprile – conquistando i trofei messi in palio appositamente nell’ambito del memorial. I match che si sono succeduti durante l’evento consistevano in due tempi, poi il terzo (tempo) è stato “festa” – occasione di unione con genitori, parenti, famiglie. Un avvenimento bellissimo, notevole, simpatico – quello del primo memorial “Franco Mazzagalli”. La partecipazione è stata a dir poco entusiastica, grazie – anche e soprattutto – all’impegno e all’abnegazione, alla dedizione di tante persone che hanno propugnato la lodevole iniziativa. Per aggregare le famiglie e stornare i giovanissimi dalla strada e dalle cattive compagnie; in nome di un sano spirito di corpo o corporativismo. Al contest erano presenti numerosi responsabili e/o dirigenti sia facenti parte della squadra anfitrione (“Salerno rugby”) che facenti capo alle altre realtà che hanno favorito il realizzarsi dell’happening. Ricordiamo Carmine Garzillo – presidente del team organizzatore; Giuseppe “Pippo” Forestiero – vicepresidente; tanti altri dello staff di “Salerno rugby” e delle altre squadre.