Reddito di cittadinanza

Giuseppe Lembo 

L’ITALIA, sempre più confusa è un disastro. E’ nelle condizioni di un terribile disastro, con in primo piano, tanta, tanta confusione umana, sociale, culturale e … tristemente POLITICA. In primo piano c’è in atto un triste processo di mediocrizzazione del PAESE, un male crescente che produce solo indifferenza e condizioni da Futuro negato. Con il Mondo produttivo dismesso, hanno dismesso l’anima del PAESE a partire dalla POLITICA, con i PARTITI di fatto cancellati per affidarli a piattaforme digitali il nuovo di un’INTELLIGENZA ARTIFICIALE che non possiamo sapere dove porterà l’ITALIA ed il MONDO, sempre più tristemente confuso, con le SOCIETÀ, come da NOI dismesse per mancanza di un insieme sempre meno umanizzato e socializzato. Abbiamo mondi in solitudine che non sanno più assaporare il piacere di vivere insieme, di dialogare e di confrontarsi e confrontare le proprie idee, da sempre anche sociologicamente considerate risorse di FUTURO.

In tutto questo, oltre alla POLITICA MEDIOCRIZZATA E SENZ’ANIMA, oltre all’ECONOMIA DISMESSA DA UN EGOISTICO FINANZIARIO D’ASSALTO, impegnato come non mai, a concentrare tutte le risorse disponibili nelle proprie mani dal potere economico unico, con l’anima ed il dannato sostegno DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE DA CUI VENGONO PARTORITI E SEMPRE PIÙ, I “MOSTRI” DEL FUTURO, c’è altrettanto tragicamente, una dismissione del MONDO DELLA CULTURA E DEI SAPERI UNIVERSITARI COMPRESI, un Mondo altrettanto spento e sempre più indifferente e buono, disponibile a raccattare le briciole, pubblicando un qualche LIBRO, in bella Mostra sugli scaffali di qualche Libreria ancora coraggiosa a tenere le saracinesche alzate ed ultimo sussulto di un’EDITORIA ITALIANA ORMAI SCOMPARSA E SEMPRE PIÙ CANCELLATA (basta considerare il dato dei Quotidiani italiani pubblicati, da sei milioni, ridotti a solo due milioni di copie), con gli ultimi moicani, dalle voci sempre più spente, pronti a fare tristemente ancora le prime donne, nei teatrini di un mediatico dell’Apparire del Niente che, oltre al presente fa un male da morire soprattutto al FUTURO ITALIANO. Che disastro annunciato, questa nostra ITALIA!

A celebrarne i funerali ed a negarla così tristemente al FUTURO CI SONO PROPRIO TUTTI. C’è e con gravi responsabilità anche il Mondo della CULTURA, dei SAPERI e della COMUNICAZIONE SEMPRE MENO AUTENTICA, in ombra e/o del tutto cancellati, tranne qualche “comparsa” ai teatrini mediatici del NIENTE, dove in modo truccato, da sceneggiate, si discute ipocritamente, in un clima infuocato da “teatrini” del REDDITO DI CITTADINANZA E DELLE POVERTÀ VECCHIE E NUOVE, CON ALLA BASE GLI INCOLPEVOLI PROTAGONISTI DI POVERTÀ, CHE SONO SOPRATTUTTO, I GIOVANI D’ITALIA, NEGATI AL FUTURO, SEMPRE PIÙ TRISTEMENTE CANCELLATO. Questo Terzo Millennio, atteso dal Mondo come tempo umanamente nuovo e sempre più umanamente mondializzato dal locale al globale, ogni giorno che passa, manifesta le piaghe purulenti di una triste sofferenza umana con l’UOMO ammalato di UOMO e la TERRA, ferita a morte da un’UMANITÀ DISUMANA che si nega in uno con la TERRA al FUTURO, gravemente ammalato di UOMO. Nel breve tempo ci sono sofferenze silenziose alle quali è interessato tragicamente il nostro PAESE, dove come da previsioni ISTAT, la popolazione italiana nel 2060, da 60 milioni di abitanti sarà ridotta a soli 30 milioni. Un vero e proprio tsunami socio-antropologico, a cui nessuno può rimanere indifferente e su cui anche la SOCIOLOGIA ITALIANA con saggio impegno di analisi, di studi e di umana attenzione deve porre attenzione, suggerendo e le soluzioni umanamente possibili in un quadro di nuovi scenari italiani.

Il tutto con la SOCIOLOGIA dell’UMANITÀ AMMALATA DI DISUMANITÀ, ALL’ATTENZIONE DELLA SOCIOLOGIA ITALIANA, NELLA BUONA TRADIZIONE DEI DECENNI PASSATI, CANCELLATI DAGLI SCENARI DI UN’ UMANITÀ/DISUMANA CHE NON HA RISPARMIATO NIENTE DEGLI SCENARI TRISTI DI UN’ ITALIA CHE VA TRAGICAMENTE SCIVOLANDO VERSO L’ITALIETTA DAL FUTURO UMANO E SOCIALE SEMPRE PIÙ NEGATO.