Lourdes: Anno di Bernadette- Giovedì 4 marzo 1858- 15^ apparizione, circa 8.000 persone

Il 4 marzo 1858 è il giorno della quindicesima apparizione e, allo stesso tempo, l’ultimo giorno della quindicina. Infatti, se è vero che durante la quindicina Bernadette non ha beneficiato per due volte dell’incontro, significa che le apparizioni sono state solo 13. Ma vi erano state due apparizioni prima di questa quindicina, l’11 e il 14 febbraio, che quindi fanno quindici presenze nell’ultimo giorno della quindicina, il 4 marzo 1858.

Ricordiamo che durante ogni precedente apparizione la folla si era mostrata sempre più numerosa. Il 1° marzo vi erano 1.450 persone, il 2 marzo 1650, il 3 marzo 3500. Ma oggi, 4 marzo, a Massabielle vi sono circa 8.000 persone, e le prime sono giunte già la sera precedente. Sapendo che Lourdes conta meno di 3.000 abitanti si può avere un’idea sia dell’imponenza della folla che, allo stesso tempo, della sua diversità, dal momento che oltre la metà delle persone provengono da fuori Lourdes. Di fronte a questo nuovo fenomeno, le autorità reagiscono immediatamente dividendo i presenti, da una parte gli abitanti di Lourdes e, dall’altra, quelli venuti da fuori.

Perché tutta questa folla? Dal momento che tutti sapevano che era l’ultimo giorno della quindicina alla quale Bernadette era stata invitata, alcuni hanno immaginato che sarebbe stato “il grande giorno” e che vi sarebbero stati inevitabilmente alcuni miracoli spettacolari. Altri, più prosaici, sapendo che questo era l’ultimo giorno, si sono uniti alla folla per cogliere l’ultima occasione di partecipare a questo evento del quale si continua a parlare, non solo presso la popolazione locale, ma anche sui giornali di Parigi con lunghi articoli dedicati che affascinano tutti i lettori. Bernadette, nel frattempo, è pragmatica. A seguito delle difficoltà incontrate nei giorni precedenti per giungere al “suo posto”, nonostante la madre e la zia o lo zio che l’accompagnavano, ha chiesto a Jean Marie Cazenave, un uomo di trent’anni, piuttosto alto e robusto, di accompagnarla. Arrivati alla Grotta, il piccolo gruppo che accompagna Bernadette viene salutato da alcuni uomini inviati dal commissario di polizia, che si trovano ai piedi della roccia, per facilitare l’arrivo di Bernadette fino al “suo posto”. Questa quindicesima apparizione avviene in modo molto calmo. Ciascuno partecipa nel profondo silenzio e in una pace comunicativa all’esperienza della ragazza. Niente di spettacolare. Appena inginocchiata, Bernadette si avvolge, com’è solita fare, in un grande e ampio segno della croce e inizia a recitare il rosario. Qualche istante dopo, il suo viso riflette la luce che sta contemplando, la prova che la Signora è lì. Quindi esegue i gesti penitenziali, baciando il terreno come segno di penitenza per i peccatori, andando alla sorgente per bere e lavarsi. Dopo aver compiuto questi gesti, il suo viso è di nuovo splendente di felicità. Poi, quando la Signora la lascia, il volto di Bernadette riacquista il suo aspetto ordinario. Dopo di che Bernadette torna a casa, il più discretamente possibile.

Alcune persone rimangono deluse, perché non è successo nulla di spettacolare. Altri, al contrario, hanno capito che pregava con qualcuno e che quando ha recitato il rosario doveva essere con la Vergine Maria e, con lei, rivolta a suo Figlio Gesù Cristo. Se nulla di spettacolare è accaduto durante l’apparizione, il resto della giornata sarà per Bernadette molto diverso. In effetti si è formata una lunga processione dalla Grotta al cachot. Perché? Semplicemente perché tutti vogliono vedere Bernadette, toccarla, baciarla, ascoltare la sua voce, affidarle un’intenzione di preghiera. Bernadette arriva esausta al termine di questa giornata. Questa è stata la sua testimonianza.