Lourdes: Anno di Bernadette- Martedì 2 marzo 1858 13^ apparizione, messaggio ai sacerdoti

 

Ogni giorno la folla è più numerosa e più mattiniera. Il 2 marzo 1858, 1650 persone sono riunite davanti alla Grotta ancor prima dell’arrivo di Bernadette. Per lei è sempre più difficile raggiungere il suo posto. Nondimeno, appena arrivata alla Grotta, Bernadette s’inginocchia, con lo sguardo fisso sulla cavità della roccia. Con la candela in mano, traccia lentamente su di sé un ampio segno della croce, poi sgrana il rosario, con grande raccoglimento. Subito, il suo viso si illumina, la prova che anche la Signora è lì. Alla fine della recita del rosario, Bernadette completa i gesti penitenziali che la Signora le ha insegnato, “baciare la terra, come segno di penitenza per i peccatori”. Lei si muove in ginocchio e si reca “alla sorgente per bere e lavarsi”. Bernadette compie questi gesti ponderatamente e il suo viso è triste. Si muove con lentezza a causa delle tante persone che si trovano all’interno della Grotta e che rallentano i suoi movimenti.

Bernadette si reca nella parte destra della cavità. Ride e poi diventa di nuovo seria. Intorno a lei, tutti i presenti comprendono che non è sola. La Signora è lì che le parla, ma solo la giovane la vede e la sente. In questo momento la Signora affida a Bernadette la sua missione: “Vada a dire ai sacerdoti che costruiscano qui una cappella e che ci si venga in processione”.

Bernadette era stata invitata durante la 3^ apparizione: “Vuole farmi la grazia di venire qui per quindici giorni?”. Nel corso di questa 13^ apparizione, riceve la sua missione.

Fin dalla prima apparizione Bernadette ha dovuto affrontare tante avversità, ha dovuto superare molti ostacoli, ma la missione che le viene affidata è sicuramente per lei la più difficile da realizzare. Non ha mai parlato con il Signor Curato. Tanto Bernadette è piccola e fragile, tanto Padre Peyramale è un uomo alto e forte. Comunque sia, Bernadette si reca immediatamente al presbiterio, ma di fronte alla rudezza dell’accoglienza che le viene riservata, parla solo della processione e dimentica di parlare della cappella. Se ne rende conto e chiede di poter rivedere il Curato di Lourdes. È la sera del 2 marzo quando riferisce a Padre Peyramale il suo messaggio: “Vada a dire ai sacerdoti che costruiscano qui una cappella e che ci si venga in processione”. Uscendo dal presbiterio, sente una grande gioia e dice: “Sono felice, ho fatto la mia commissione”.