Lourdes: Anno di Bernadette – Martedì 23 febbraio 1858 7^ apparizione

 

Il 23 febbraio 1858, sin dalle 6 del mattino, 150 persone si sono radunate davanti alla roccia di Massabielle. Tra la folla vi sono alcuni notabili della città di Lourdes che si recano alla Grotta per la prima volta. Arriva Bernadette, accompagnata dalla sua zia e madrina Bernarde Castérot e da alcune altre donne.

Immediatamente lei s’inginocchia al solito posto, riceve una candela accesa che tiene nella mano sinistra, tiene il rosario con la mano destra. Fa il segno della croce, lentamente, ampiamente, con raccoglimento. Quindi inizia a pregare il rosario. Appena finita la prima decina, all’improvviso il suo volto cambia. Ora è radioso di luce. Quelli che erano stati con lei durante una precedente apparizione commentano immediatamente: “Ora vede”.

 

Dopo la preghiera, inizia il dialogo. La gioia continua ad irradiare il volto di Bernadette. Lei sorride, saluta, sta ascoltando, parla. I suoi vicini vedono solo il movimento delle labbra, senza sentire il minimo suono. Lei fa sì con la testa, poi no. A volte è triste, poi ride francamente, allegramente, ma in una modo che, nella sua estrema semplicità, rimane sempre al di sopra della realtà.

Dopo quasi un’ora l’incontro tra la Signora e la giovane finisce. Bernadette ritrova il suo aspetto di giovane ordinaria, banale, che nessuno può distinguere dalle sue compagne tranne che per le piccole dimensioni della sua persona.

Lascia la grotta con la zia, felice di aver visto la misteriosa Signora, felice soprattutto che questa non fosse contrariata.

Dal 23 febbraio 1858 gli abitanti di Lourdes si appassionano all’evento della Grotta. Alcuni vi credono, altri non vi credono affatto, ma nessuno rimane indifferente. Da quel momento in poi tutti vogliono vedere Bernadette. È per questo che lei è sempre più sollecitata a testimoniare, a casa di persone, al cachot, all’uscita della scuola.

Tutti comprendono che si trova alla presenza di qualcuno e che questo incontro è per lei fonte di grande felicità.

La testimonianza data da Bernadette con le sue parole è caratterizzata dalla sobrietà. Si limita a rispondere alle domande. Dice: “Sono incaricata di dirvelo, non di farvelo credere”. Lei riferisce, trasmette ciò che ha ricevuto. Non ha alcun beneficio, nessuna gloria.