Salerno: “Alla scoperta dell’universo” al Liceo Scientifico Severi

Il 22 febbraio, nell’auditorium dell’istituto si è tenuta una conferenza per gli alunni della scuola, organizzata dal Club Inner Wheel. L’evento è stato presentato da Mirella Amato, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Calcedonia”, che ha augurato a tutte le donne di interessarsi alle materie scientifiche. Inoltre è intervenuta l’assessore di Salerno Eva Avossa, che ha orgogliosamente elogiato le scuole del Sud, in particolare il Severi. Successivamente ha preso la parola il Presidente del Dipartimento Di Fisica dell’università di Salerno, che ha presentato la Dottoressa Francesca Matteucci, arrivata direttamente dall’università di Trieste, come “l’incarnazione della passione scientifica”. Ha presentato le scienze come opportunità che permettono di capire la realtà che ci circonda, senza fermarci solamente all’apparenza, ma riuscire, grazie alla conoscenza, a scoprire eventuali novità presentate negli ultimi anni come le onde gravitazionali e la dark energy.

La dottoressa Matteucci ha recentemente conseguito il titolo di Socio Nazionale Dell’Accademia dei Lincei, il titolo più elevato e prestigioso in campo scientifico. Ha presentato il 2019 come anno internazionale della tavola di Mendeleev, collegando tale discorso agli studi astrofisici.

Alla fine della conferenza  breve intervista:

A quale progetto scientifico ha lavorato di più? E quale scoperta ha stimolato in particolare la sua curiosità?

“Ho lavorato moltissimo sullo studio dell’evoluzione delle galassie, formazione degli elementi e anche sulla questione delle onde gravitazionali, perché ho fatto degli studi sulla fusione delle stelle di neutroni. Nel 2014 ho effettuato uno studio sulla nucleo sintesi.”

Da dove è nata la passione per lo studio della fisica?

“Io ho frequentato il liceo classico e sono sempre stata appassionata alla fisica, nonostante la studiassimo poco. Poi soprattutto dall’idea di capire quello che mi circonda, ho sempre voluto dare delle risposte a ciò che alcune persone sanno e io non so. Inoltre perché in questo campo si può creare sempre qualcosa di nuovo, che in altri campi risulta più difficile. La ricerca scientifica è utile solo se viene creato qualcosa di nuovo, infatti, gli articoli scientifici vengono pubblicati solo se c’è qualche altra scoperta.”

   

Flavia Moro-Gaia Bolognese-Donatella Vece-Claudia Bucciarelli