I miei figli ora non cristiani e non musulmani, ma atei…grazie a Dio!!!!

Padre Giuliano Di Renzo

Ha sposato un tunisino, musulmano non praticante, come lei parrebbe essere cristiana praticante. Sono i buoni risultati di tali sconsiderate unioni. In questo caso manca però alla signora lo svantaggio di un islamico praticante. Si sa però che chi va al mulino si sporca  con la farina del mugnaio.   Insieme i due coniugi decidono di non avviare i figli ad alcuna religione lasciando ad essi piena libertà. Infatti  cercano di apprendere tanto dal catechismo che dal Corano.  Catechismo e Corano li leggono.Senza una vera educazione e una formazione seria i ragazzi cresceranno come frutti immaturi di un confuso e superficiale oltre che deviante sport educativo fai da te, il cui esito prevedibile che i ragazzi abbandonati alla loro inesistente perché immatura libertà decideranno di professarsi di fede ateistica. si badi, che per quanto vogliano dire gli atei che si dichiarano ostentatamente tali, l’ateismo è una vera e propria professione di fede di non fede, tanto l’orizzonte religioso percorre l’intimità della nostra anima, al modo del bisogno di verità e di amore.L’uomo non è robot contenitore del vuoto essendo ciascuno di noi un io, una persona e la dimensione della persona è quella propria dello spirito le cui aperture sul mondo e aspirazioni divaricano non secondo la linea della parabola, che si chiude tornando su se stessa, ma come linea iperbolica che non si chiude mai viaggiando indefinitamente verso l’infinito.I miei figli “hanno frequentato sia il catechismo cristiano e letto il Corano, grazie a Dio hanno scelto di essere Atei”.Come si vede è un bel risultato. L’asino di Buridano ha letto – si fa per dire! – e tra l’una religione e l’altra ha deciso che Dio non esiste!Grandi Prometei, quei  figli. Ma più ancora la signora che mostra di essere più confusa e frastornata di loro. infatti si dichiara cristiana, ma intanto scrive che “grazie a Dio” vogliono essere atei, non vogliono avere Dio. Come gattini ciechi che ciechi e senza luce resteranno. Non Cristo, non Allah. Un soddisfacente risultato della signora “cristiana”.Il Verbo, “la Luce che illumina ogni uomo…venne nella sua casa ma i suoi non l’hanno accolto….E il giudizio è questo: la Luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferite le tenebre alla Luce, perché le loro opere erano malvagie” (Vangelo di San Giovanni 1,1,9 e 11; 3,19).Hanno letto il Corano! Ma avrebbero dovuto studiarlo. E con esso studiare, perché conoscere la Verità è un istintivo bisogno e dovere della mente e del cuore, come quello di conoscere gli sconosciuti propri genitori. Avrebbero dovuto studiare la Sunna, gli Hadit, le Vite di Muhammad e la storia millenaria delle invasioni, predazioni e comportamenti islamici, secondo gli esemplari comportamenti in guerra e quasi mai in pace del “Profeta”.Confrontarli col Vangelo e il Vangelo con essi. Noi poi abbiamo l’imitazione di Cristo, agli islamici viene proibito spiegare il Corano e la Sunna e dubbi e oscurità si risolvono non toccando  imprudentemente con mente impura le parole sacre ma guardando il comportamento di Muhammad, con l’imitazione del l’esemplare loro Profeta ! Un bel colpo di mano nei confronti di Cristo. A istruzione di tutti va detto che la Bibbia non è la Bibbia, ma le Sacre Scritture. Perché di Bibbia e di religione si parla a volontà senza che di essi se ne sappia qualcosa e se ne ripete sino alla noia con modo approssimato, ci si rifà col vagheggiato, il sentito dire..La Bibbia non esiste. Bibbia è biblìa, voce greca plurale e significa i Libri, appunto le Sacre Scritture.Bibbia è nome non di un libro ma della collezione di libri, che sono tra loro diversi per epoca, contenuto, autori umani, generi letterari, lingue, tempi e luoghi uniti dal fatto di essere stati composti da scrittori che separatamente sono stati tutti mossi ugualmente dallo Spirito di Dio.Ciò non vuol dire che i testi abbiano ognuno e in ogni parte lo stesso valore assoluto e normativo.Infatti, a differenza del Corano che è un codice, un dettato vero e proprio, le Sacre Scritture ebraico-cristiane sono storia, storia divina e umana insieme di Dio che va verso l’uomo.Sono la storia del recupero dell’uomo da parte di Dio.Un cammino nello spazio, nel tempo, nelle culture e mutamenti umani secondo le eta’ dell’uomo sino alla sua piena unione con Dio e manifestazione di Dio all’uomo nel Verbo Dio, che si unisce alla natura umana per manifestarsi ed essere dell’uomo amico, fratello, sposo e Padre.L’islam non è tutto ciò, l’islam non conosce la parola amore, nei suoi testi sacri la parola amore non appare mai scritta. Non conosce l’islam il perdono, il perdono come amore, dono a un figlio prodigo da parte di un Padre che soffre della lontananza di lui.Perciò le Sacre Scritture ebraico-cristiane non sono carte intrise d’inchiostro ma di parole di vita.L’islam è Sharia, è lex dura sed lex di un dio misterioso, intransigente e assoluto. Questo insegna il “Profeta”.Che si comporta come un Ali Babà e pone Dio al suo servizio, fatta lampada di Aladino sempre pronta ad accomodare i suoi desideri, ad accomodarsi ai desideri della sua inesausta libidine .Muhammad non adora, non serve Dio ma lo usa e se ne serve.