Salerno: standing ovation per “Le Sette Parole di Maria” dell’ing. Francesco Terrone

“Le Sette Parole di Maria”- Rappresentazione Sacra per voci recitanti, cantor, organo e live electronics, con Musica originale di Francesco Perri (prima esecuzione assoluta), ieri sera presso la Chiesa Maria SS. del Carmine, tra scroscianti applausi. Il poeta e autore delle liriche, ingegnere Francesco Terrone, notevolmente commosso ha ringraziato i numerosi partecipanti anche istituzionali e la disponibilità dell’Arciconfraternita del Santuario. Un evento partecipato in religioso silenzio, grazie a: Valeria Zazzaretta – Alessandro Cosentini – Mario Bonofiglio (cantor) – Andrea Tanzillo (tenore) Liborio Salerno (live electronics), Attilio ed Adriano Perri – Francesco Perri (organo). La serata, condotta da Rita Occidente Lupo, direttore responsabile del quotidiano dentroSalerno.it, s’è aperta con il saluto del Priore dell’Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine, notaio Paolo Califano; dell’Amministrazione comunale di Salerno, rappresentata dalla consigliera Paky Memoli; dell’ex Questore della città, Pasquale Errico; dell’on.Guido Milanese; della giornalista di Tecnosky, Barbara Castellani. Non è mancata una nota critica del Vescovo emerito Mons. Michele De Rosa, nella quale stigmatizzata encomiabilmente l’accattivante fatica poetica, che vanta la presentazione del cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo metropolita di Napoli, l’introduzione di P.Rocco Ronzani, Osa-Istituto Patristico Augustinianum (Roma) e disegni originali di Liana Calzavara Bottiglieri.

“L’ing. Francesco Terrone sceglie dai Vangeli dell’infanzia e dall’episodio delle nozze di Cana– il commento di De Rosa– alcuni momenti e li presenta in versi: la domanda di Maria all’angelo: come è possibile? Non conosco uomo;  sono la serva del Signore; il Magnificat; “tutte le generazioni mi chiameranno  beata, “Figlio perché ci hai fatto questo, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo; non hanno più vino; Gesù dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”. Questo nella prima parte del libro, mentre nella seconda, liriche di argomenti vari.  Congratulazioni all’ing. Terrone in attesa di altre  poesie”.

Un omaggio alla Vergine, Corredentrice dell’umanità, icona di salvezza col Suo fiat, quanto emerge dai versi ben incastonati nel testo, che grazie all’accompagnamento musicale, hanno ovattato l’atmosfera, immettendo nel clima d’una profonda spiritualità. Un excursus della vita del Salvatore per affrontare il discorso della fede che, tra meandri d’inquietudini, approda a certezza, grazie alla Creatura nata senza peccato originale. Quelle del poeta, le ansie umane,  che consentono alla caducità d’approdare sulla soglia catartica oblativa, allorquando il dolore non risparmia contorni. Maria, icona d’intramontabile sacralità, garanzia che la caparra della salvezza,  riservata a quanti non desistono dall’invocarLa e dal ricorrere a Lei,  che col Suo fiat rese possibile l’Incarnazione. Il poeta ha senz’altro impreziosito l’interesse mariologico con questa silloge ben costruita sia nel verso duttile, che nella trasposizione del Mistero fatto Carne. La serata, conclusa con la declamazione di diverse liriche, declamate dallo stesso autore, accentando la nota filiale, nel ricordo della figura materna. Con quella capacità di cogliere anche le sfumature, ha aggiunto la prof. MariaRita Bucciarelli, che da anni segue il poeta nel suo percorso stilistico e che s’è compiaciuta della talentuosa interpretazione anche dei due piccoli frugoli, che hanno interpretato l’infanzia e l’adolescenza del Bimbo Gesù. Tra scroscianti applausi, il tenore Tanzillo ha concluso sull’appuntamento ad altri eventi, prendendo le mosse da un lavoro letterario che Terrone ha già in cantiere e che senza dubbio emozionerà per raffinata sensibilità!