Salerno: Rotary, alla Stazione Marittima dal “porto franco” alla “fiera di San Matteo”

Dopodomani, venerdì, alle ore 10, alla Stazione Marittima di Salerno, si terrà una importante manifestazione storica, culturale e sociale. L’iniziativa è stata promossa dal presidente del Rotary di Salerno Vincenzo Caliendo con la collaborazione del Propeller Club Posrt Of Salerno, della Salerno Stazione Marittima, del Porto & Interporto. Il patrocinio è stato dato dall’Autorità di Salerno Portuale del Mar Tirreno Centrale, dalla Capitaneria di Porto di Salerno, dal Comune di Salerno e dall’Arcidiocesi di Salerno-Campagna.Acerno.

Dopo i saluti del Comandante della Capitaneria di Porto e della Guardia Costiera, Giuseppe Menna, del sindaco, Vincenzo Napoli, dell’Amministratore Delegato della Stazione Marittima spa, Orazio De Nigris e del Parroco Cattedrale Primaziale di Salerno, Michele Pecoraro, terranno interventi il Presidente del Rotary Club Salerno, Vincenzo Caliendo, il Presidente Propeller Club Port of Salerno, Alfonso Mignone, il Docente di Storia medievale Università di Salerno, Amalia Galdi, il Presidente AdSP Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito. Modererà il dibattito il giornalista Aniello Palumbo.

Il presidente del Rotary Salerno, Vincenzo Caliendo, ha affermato che nell’incontro di venerdì “verranno esaminate le nuove opportunità di crescita  per Salerno legate alla ZES (Zona Economica Speciale), ovvero una zona franca.  Il concetto -ha aggiunto Caliendo- trae origine da quello di “porto franco” in cui le merci erano esenti da dazi. Inoltre, l’obiettivo è anche quello di promuovere la “Fiera di San Matteo” che nasce nel lontano 1269 e voluta fortemente da Giovanni da Procida. Il Rotary Club di Salerno e gli enti che hanno promosso l’iniziativa -ha concluso Caliendo- doneranno una copia dello scritto della lapide fondativa del porto fatto costruire da Manfredi di Svevia conservata nell’abside delle crociate del Duomo di Salerno. L’opera nasce dalla collaborazione del rotariano Umberto Cioffi con lo scultore Lello Ronca”.