Italia: lingua e cultura difficili!

Giuseppe Lembo

 

L’Italia è un Paese che, oltre a vivere sulla propria pelle e con diffusa disumanità il suo disastro di civiltà e di democrazia, vive tristemente anche la crisi profonda della sua lingua e della sua cultura.

Una lingua sempre più maltrattata e calpestata, sia nel suo uso tristemente di quando si parla che nel suo uso scritto, a partire dalla punteggiatura e con la ciliegina del congiuntivo una grave e diffusa sofferenza italiana. Un male dal corso – percorso assolutamente inguaribile.

L’uso scorretto della punteggiatura e quando si parla e/o si legge delle pause, tristemente maltrattate, è il falso nuovo della nostra bella lingua, sempre meno saggiamente dall’italiano corretto. Oltre a tutto questo l’Italia soffre di un grave vuoto di cultura.

Perché tutto questo? Perché si sbaglia la punteggiatura e si parla, maltrattando le pause? Perché, in modo ancora più grave a livelli italiani altissimi, si usa in modo scorretto il congiuntivo, tanto che viene considerata una grave sofferenza italiana caratterizzata, espressione linguistica del “congiuntivo duole”.

Povera Italia nostra! Oltre ai suoi tanti mali che la negano al Futuro, è gravemente ammalata anche di sofferenze linguistiche, rese sempre più tragiche dall’uso-abusato dello smartphone, dove si comunica con assoluta indifferenza per la correttezza del linguaggio usato.

Siamo ad una grave deriva degenerativa, sia del nostro comunicare che dello scrivere, sempre più indifferente all’uso corretto della LINGUA ITALIANA.

La lingua italiana, sempre più indifferente agli italiani è, purtroppo, gravemente ammalata.

Subisce nella quotidianità d’uso, un uso scorretto ed abusato; un uso fatto di poco sagge scorrettezze. Così facendo, la rendono poco correttamente comunicativa. Violentata com’è nelle tante scorrettezze della sua punteggiatura, delle sue pause sempre più scorrettamente usate abusandone e del congiuntivo maltrattato, si evidenzia in questo suo uso scorretto, un’ignoranza italiana che trova le sue cause responsabili soprattutto e prima di tutto, nella Scuola, dove c’è sempre meno saggia attenzione per la nostra lingua, gravemente ammalata di sofferta “ignoranza italiana”.

La nostra Scuola ha, purtroppo, sempre meno attenzione per un uso corretto della Lingua italiana.

Cari italiani, sofferti protagonisti del “mondo negato” della cultura, del pensiero e della lingua sempre più scorrettamente usata, abusandone, smettetela di farvi male e di fare tristemente male a questa nostra Bella Italia, che per colpe italiane diffuse e senza senso, vive una condizione disumana, dal futuro sempre più negato!

Occorre un diverso insieme italiano; tanto, per un’italianità che, da protagonista, deve saggiamente pensare a costruirsi il proprio Futuro, evitando, prima di tutto, di negarsi al presente, tristemente gravato da un mondo di amare sofferenze, parte di Noi, in quanto, dentro di Noi, facendo e facendoci male.

Occorre riappropriarsi di un’umanità nuova! Di umanità ricca di saperi e conoscenza, una grande risorsa per vivere saggiamente insieme, migliorando, tra l’altro, i percorsi di civiltà che hanno assolutamente bisogno di Noi, in quanto in sé saggezza individuale e di insieme antropico.

Che cosa può tenere vivo il passato, legandolo al presente? Prima di tutto e soprattutto, l’umanità d’insieme. Prima di tutto e soprattutto, la saggezza condivisa del vivere insieme, volendosi bene e camminando insieme, nel rispetto di tutto quello che unisce e che fa concretamente umanità e civiltà d’insieme, con i punti forti in tutte quelle cose che sono parte di NOI dentro di NOI, camminano per diventare Futuro d’insieme di un’umanità nuova che, in gran parte, è quella che noi siamo; che è, prima ancora, quello che siamo stati, vivendo del nostro passato, poi diventato presente e prossimo a diventare Futuro. Tanto, anche per la nostra Lingua, che forte della sua italianità d’insieme, ci rappresenta come nessuna altra cosa italiana.

La lingua è parte di Noi. La lingua siamo Noi nella naturale evoluzione del tempo che, senza sosta, trasforma il presente in Futuro.

La lingua siamo Noi. In quanto tale bisogna usarla saggiamente senza deviarne il corso, rendendola senz’anima italiana; tanto, per punteggiatura sbagliata, per pause deboli o forti, usate sbagliando, rendendone poco gradevole il contenuto maldestramente espresso e sempre più”ammalato” di imperfezioni linguistiche, tra l’altro, contaminato di termini stranieri che, in modo abusato, sostituiscono l’italiano, sempre meno voluto bene dagli italiani che, con indifferenza, usano la lingua italiana, abusandone e maltrattandola nel suo saggio percorso con, tra l’altro, un uso tristemente scorretto come per il congiuntivo, usato sbagliando, nell’indifferenza del “congiuntivo duole” che, tanto male fa  alla nostra MADRE LINGUA, dai percorsi sempre più deviati e con protagonisti i tanti ASINI ITALIANI che, anche se professionisti, usano, maltrattandolo, il congiuntivo, sempre più nella veste del congiuntivo che duole e le pause, aperte o chiuse che siano, un triste tradimento italiano del buon comunicare, nel rispetto di una saggia tradizione linguistica italiana.