Mercato San Severino: cordoglio civico per morte di Enzo Biacca

Anna Maria Noia

Mercato S. Severino piange la prematura dipartita di una persona per bene, di un benefattore – dal carattere allegro, gioviale, solare. È morto a 65 anni, nella triste giornata del 17 novembre ultimo scorso, l’infermiere Vincenzo “Enzo” Biacca. Un personaggio molto noto nella S. Severino più… “democratica” e “popolare” – nel senso che egli frequentava la gente semplice, non i cosiddetti “notabili”. Ha lavorato, fino a qualche anno fa, all’ospedale “Gaetano Fucito” – località Curteri; qui era apprezzato per la schiettezza ma soprattutto grazie alla disponibilità che promanava. Negli ultimi tempi, Biacca – che non ha mai fatto mistero del coraggio delle proprie idee, ponendosi di continuo e tranquillamente nel suo outing – risiedeva in un appartamento al centralissimo corso Diaz. All’altezza di esercizi commerciali quali “La verde età”, tabacchi ed edicola Squillante (dove spesso si recava) e “Memory stock”. E proprio nella sua abitazione, pare, è stato ritrovato riverso al suolo – molto probabilmente a causa di un malore (ictus o infarto, fulminante). Anche se le solite voci cittadine, (metropolitane, underground) che si rincorrono, danno per certa la sua impiccagione… Ma Vincenzo era solido, determinato, ironico; non avrebbe mai potuto – a detta di tantissimi che lo conoscevano – finire la sua esistenza in quel modo. Anche le forze dell’ordine: vigili e due pattuglie di carabinieri – presenti dalla mattinata – hanno escluso il suicidio, parlando invece di morte naturale per l’uomo. Secondo indiscrezioni, sarebbe stata la donna delle pulizie a effettuare la macabra scoperta. Infatti l’infermiere viveva solo. Era amante dei viaggi (prediligeva mete esotiche) e discreto seguace dello sport; un passato come massaggiatore in squadre importanti (Nocerina…). Pazienza, educazione e gentilezza erano le sue doti – o virtù – più visibili. Profondamente umano, si è preso cura – durante la “carriera” – di molti “casi” difficili. Ebbe a cuore, dicono gli amici più vicini, persone umili e disagiate – al cui fianco lottava, per auspicare i diritti di molti “nessuno” di S. Severino. Per tutto il giorno di venerdì 17 novembre, i Sanseverinesi sono passati e ri-passati verso l’abitazione di Biacca. Spinti da curiosità, ma soprattutto dall’incredulità per una morte quanto meno inaspettata… e, poi, da un sentimento di grande affetto, che il Nostro sicuramente meritava. Nonostante la sicurezza del decesso “naturale”, tuttavia fino alla serata del 17 novembre ancora non erano apparsi i manifesti lungo i muri della cittadina irnina. E la gente non ha mancato di tributare un ultimo (ulteriore) omaggio all’amico di sempre, visitando il profilo Facebook di Enzo, oppure scrivendone un pensiero dai loro profili personali. Le parole, oltre che belle, erano sentite; hanno espresso qualcosa su Enzo Biacca – tra tantissimi altri: A. C., titolare di un accorsato negozio di pasta fresca a S. Severino; F. M.; Angela B. – con un commovente sfottò; N. L. T.; F. Ruocco; G. C. Ed inoltre: Giusi R.; M. C. (la nipote, professionista di S. Severino) e il medico C. L. Una frase, tratta o estrapolata da altre, recitava: “Non ci sono parole, o gesti, che possano colmare il vuoto che hai lasciato; ma il tuo ricordo rimarrà in tutti noi”. Quasi a mo’ di angelo custode