Baronissi: RC, depositata risoluzione per Giulio Regeni

Come già preannunciato in attuazione e condivisione di una richiesta del circolo Puletti del PARTITO della RIFONDAZIONE COMUNISTA – SINISTRA EUROPEA il nostro consigliere comunale, Francesco De Simone, ha formalizzato al presidente del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 38 del regolamento delle sedute comunali, una risoluzione per Giulio Regeni. L’obiettivo è noto: evitare in tutti i modi e luoghi che ancora una volta su Regeni e sulla sua famiglia cada la solita cappa di silenzio semmai con la scusa della “realpolitik”. Nessun interesse economico e/o di affari tra stati deve essere prioritario rispetto ai diritti umani, alla verità, alla giustizia. Nessun interesse di “stato” può annullare le voci di condanna agli atti compiuti dallo stato egiziano pur di evitare che i mandanti e gli esecutori del barbaro assassinio, dopo averlo torturato e massacrato, di Giulio Regeni. Nessuna giustificazione può esistere rispetto all’arresto dell’avvocato, Ibhrahim Metwaly,  che rappresenta in Egitto la famiglia Regeni, con l’accusa di “cospirazione” e incarcerato nel famigerato e brutale carcere di Tora. Un carcere molto conosciuto e temuto perché una volta entrati “non si esce più”. Nessuna scusante per il silenzio assordante e oggettivamente complice che hanno caratterizzato il governo Gentiloni e  l’Unione Europea su questa vicenda. Il primo perché nel nome della “realpolitik” (dichiarazione del ministro Alfano in Parlamento) ha deciso di rinviare l’ambasciatore italiano al Cairo decidendo nei fatti che gli interessi legati agli affari (specie nel commercio delle armi) sono più importanti della vita dei propri cittadini. Tra l’altro parliamo di un giovane cittadino italiano che proprio grazie alle politiche fallimentari dei vari governi che si sono succeduti è stato costretto ad emigrare insieme a migliaia di giovani italiani pur di trovare uno spiraglio per il loro futuro. Il secondo, pur avendo una italiana (qualcuno si ricorda di una  Federica Mongherini?) come “Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza” non ha speso una parola o finto di muovere almeno un battito di ciglia su tale vicenda che interessa un cittadino italiano e quindi dell’unione europea. Anche su questo è evidente il totale fallimento di una Europa mai nata realmente se non per le banche e per difendere gli interessi economici e di potere di chi sfrutta . Per tale motivo auspichiamo che il prossimo consiglio comunale non cambi di una virgola il senso e la sostanza della mozione da noi presentata. Perché ANCHE su questa mozione si misura la “grandezza” e la “qualità” dello striscione affisso da mesi sulla parete principale della Casa Comunale di Baronissi che recita: “VERITA’ PER GIULIO REGENI”.