La rete ci rende pigri?

Ylenia Sabato

Molte sono le preoccupazioni di chi appartiene alla “vecchia” generazione nel constatare quanto i giovani siano legati al mondo del web e delle nuove tecnologie. I più condannano il mondo virtuale per la capacità di “alienazione” che induce nella mente di un soggetto,spingendolo alla pigrizia ed al progressivo “abbandono” della realtà, a favore di una dimensione fittizia che non insegna ad affrontare la vita. L’immagine della rete si arricchisce di nuove accezioni negative a causa dei frequenti episodi di cyber-bullismo riscontrati,e svariati crimini commessi attraverso il suo errato utilizzo. Ma quanto vere sono queste accuse? Le opinioni si dividono. I più “tradizionalisti” dedicano al mondo virtuale le ore necessarie allo studio, ad una ricerca o al lavoro,evitando di intrattenersi più del dovuto e preferendo passare il loro tempo libero con amici, all’aria aperta, nella lettura di un libro e simili. Il loro distacco si spiega, nella maggioranza dei casi,con la rigida educazione familiare ricevuta,sostenuta da individui che ancora non riescono ad accettare i cambiamenti imposti dal web. Più “diplomatica” risulta essere l’opinione di chi fa abitualmente uso dell’internet. Oggi come oggi, questo è unito a doppio filo con molte attività del quotidiano e presenta i suoi vantaggi e svantaggi. Permette di acquistare online prodotti difficilmente reperibili nei negozi fisici, consentendo il loro arrivo direttamente nella casa del cliente e percorrendo distanze sempre più ampie, ci offre la possibilità di conoscere nuove persone o tenersi in contatto con chi abita in una città, regione o Paese diverso, un più ampio margine di informazione, divertimenti, prenotare vacanze, ristoranti e servizi online e svariate altre funzioni. Tutto questo non è privo di svantaggi, la pigrizia, l’indebolimento della memoria, lo scarso interesse per il “fuori”, sono tutti fattori rilevati anche dagli stessi utenti della rete, semplicemente la loro intensità non è grave quanto le false credenze vogliono diffondere. I giovani sanno bene che c’è “altro” oltre la rete ed anzi, spesso e volentieri, sfruttano quest’ultima per informarsi di fatti quotidiani ed accadimenti che riguardano il loro Stato ed i vari problemi che potrebbero interessare l’opinione pubblica, così come mostrano coscienza dei pericoli che possono nascondersi nella rete, evitando di dare informazioni personali a siti sconosciuti,dall’indirizzo “strano” o persone che non conoscono,e cercando di proteggersi da malware,spyware e virus vari utilizzando appositi programmi. Con l’arrivo dell’estate, in più, la rete passa in secondo piano rispetto al trascorrere del tempo in compagnia di familiari ed affetti nel mondo reale.  Alla fine dei conti, l’internet è uno strumento neutro,è l’utilizzo che ogni utente ne fa a determinarne i vantaggi e gli svantaggi. Un minimo di accortezza e buon senso bastano, secondo i più, a garantire una serena esperienza virtuale.