Cava de’ Tirreni: Pd su rimpasto Giunta Servalli

E’ sorprendente leggere il comunicato stampa dell’avv. Fabio Siani, coordinatore cittadino di  Fratelli d’Italia, cioè di quel partito che ha gestito la città, a corrente alternata,  nella precedente consiliatura in modo così fallimentare da uscire sonoramente bocciato dalle urne. Nel comunicato leggiamo che l’amministrazione Servalli avrebbe compiuto l’ennesimo rimpasto. Il rimpasto, secondo il significato che ne dà il dizionario,  consiste nella sostituzione di uno o più assessori all’interno della giunta. L’amministrazione Servalli, dal suo insediamento ad oggi, ha mantenuto inalterata la compagine assessoriale,  e nell’ambito della stessa si sono verificati solo piccoli cambiamenti di delega per meglio svolgere l’azione amministrativa. Meraviglia che un politico navigato come il coordinatore cittadino di fratelli d’Italia, ignori il significato della parola rimpasto, proprio lui che con l’amministrazione Galdi si è reso artefice del maggior numero di rimpasti che la storia cavese ricordi a memoria d’uomo, tanto che la porta della giunta era diventata una porta girevole. Sono note le motivazioni che sono state alla base delle dimissioni rassegnate dalla dr.ssa Avagliano, voler a tutti costi fare dietrologia denota mancanza di argomentazioni da parte di questa opposizione che pure a volte ha dimostrato senso di responsabilità.  L’ingresso in giunta della dr.ssa Luisa Iannone rafforza l’amministrazione Servalli. Il suo profilo professionale è la risposta concreata a chi insinua il dubbio di una scelta etero diretta. Comprendiamo lo sfogo  dell’avv. Siani , che sembra più essere rivolto a se stesso e alle vicende del suo partito, atteso che sovente si sono viste e si vedono  ingerenze esterne che hanno condizionato e condizionano la vita politica di Fratelli d’Italia. Il ruolo dell’opposizione deve essere di critica costruttiva e di pungolo per l’amministrazione ma non può scivolare nella mera propaganda fondata su falsità. E’ inaccettabile ricevere accuse di immobilismo e di gestione fallimentare da chi in cinque anni ha causato danni alla città, danni che ancora oggi pagano i cittadini cavesi. Basterebbe  pensare su tutto  all’operazione COFIMA, alla vicenda dell’Ospedale, ereditato a posti zero, alla situazione disastrosa  del patrimonio comunale a cominciare dal patrimonio scolastico, per consigliare una maggiore prudenza da parte di chi si è reso responsabile di queste scelte sciagurate.

Il silenzio è d’oro!

Avv. Massimiliano de Rosa

Segretario cittadino PD

Circolo 25 Aprile