Giffoni Valle Piana: opposizione comunale su regolamento accesso atti amministrativi

Regolamento diritto accesso ai documenti amministrativi, il Ministero dell’Interno dà ragione a Giffoni Democratica: “La maggioranza venga in Consiglio a modificarlo”. Chiesta la convocazione di un consiglio comunale. Il gruppo consiliare di Giffoni Democratica ha sottoscritto e depositato una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale di Giffoni Valle Piana – firmata dai consiglieri comunali Lucio Mancino, Ugo Carpinelli, Donato Verace, Antonietta Buonanno e Nicoletta Toro – per chiedere al Presidente del Consiglio Comunale di convocare una seduta del civico consesso con all’ordine del giorno la modifica del regolamento sull’accesso ai documenti amministrativi, approvato a marzo tra le proteste del gruppo di opposizione, perché ritenuto limitante della libertà di azione e vigilanza proprie del mandato di consigliere comunale. Subito dopo l’approvazione in Consiglio Comunale, Giffoni Democratica aveva inoltrato il regolamento al Ministero dell’Interno per chiedere un parere sulla legittimità del provvedimento proposto dalla maggioranza guidata dal sindaco Antonio Giuliano. Nei giorni scorsi è arrivata la risposta del Ministero il quale sottolinea che “sembrerebbe le norme regolamentari del Comune di Giffoni Valle Piana siano restrittive del diritto dei consiglieri” e pertanto suggerisce di “qualora la maggioranza consiliare non intenda modificare le norme regolamentari, può farsi valere il proprio diritto solo dinanzi al giudice amministrativo”. Le nostre preoccupazioni e obiezioni formulate in Consiglio Comunale – ha dichiarato il capogruppo di Giffoni Democratica, Lucio Mancino – sono state accolte dal Ministero dell’Interno: il problema del Regolamento è prettamente democratico e limitativo del diritto dei Consiglieri.  La nostra marcia per i diritti di tutti i Consiglieri continua con la speranza che il Sindaco questa volta rifletta.  Le regole del consiglio e dei consiglieri – conclude Mancino – vanno decise insieme a tutti e non possono essere imposte con la legge dei numeri e non del confronto”.