Salerno: Forza Italia, Comune capoluogo diventi eccellenza nella lotta al bullismo

 “Adesso il Comune di Salerno diventi eccellenza sulla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo”. Così in una nota Rossella Sessa, vice coordinatrice cittadina di Forza Italia Salerno nel giorno del via libera della Camera che ha approvato all’unanimità’ la legge contro il cyberbullismo. “Da molto tempo siamo presenti sul territorio. A Salerno e nelle scuole di ogni ordine e grado della provincia. Bisogna – sottolinea la Sessa – mettere insieme il mondo della scuola e le Istituzioni. Ogni comune deve avere un suo sportello con tutte le figure professionali necessarie”. “Bisogna aiutare i più piccoli per ‘gestione’ del fenomeno da un punto di vista emozionale. Serve, dove necessario, un intervento legale e sopratutto educare ad un uso consapevole della rete. Con un gruppo di volontari stiamo girando tantissimo, serve adesso strutturare questi interventi. La legge consente di attivare meccanismi nuovi ed efficienti. Noi – conclude – lanciano la sfida nella certezza di registrare il sostegno dei Comuni. Uniti per la difesa dei più piccoli” conclude. In via informale la ricostruzione della Agenzia Askanews per avere una idea. La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità in via definitiva la legge che introduce disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del cyberbullismo. Con la legge arrivano una serie di misure di carattere educativo e formativo, finalizzate in particolare a favorire una maggior consapevolezza tra i giovani del disvalore di comportamenti persecutori che, generando spesso isolamento ed emarginazione, possono portare a conseguenze anche molto gravi su vittime in situazione di particolare fragilità. Il provvedimento è arrivato alla Camera in quarta lettura nella formulazione adottata dal Senato in terza lettura, non essendo stato modificato nel corso dell’esame in sede referente dalle Commissioni riunite Giustizia e Affari Sociali. Le modifiche apportate dal Senato in terza lettura avevano privilegiato un’impostazione dell’intervento normativo basata esclusivamente su strumenti preventivi di carattere educativo; ciò, rispetto all’impostazione dell’ultimo testo-Camera che agli interventi educativi affiancava anche strumenti di natura penale. Il testo trasmesso dal Senato si riferisce a prevenzione e contrasto del solo cyberbullismo, risultando soppresso ogni riferimento al bullismo. Queste le novità in pillole.
IDENTIKIT DEL CYBERBULLO – Entra per la prima volta nell`ordinamento una puntuale definizione legislativa di cyberbullismo. Bullismo telematico è ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d`identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori. Nonché la diffusione di contenuti online (anche relativi a un familiare) al preciso scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo.
OSCURAMENTO DEL WEB – Il minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo (o anche il genitore) può chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in Rete. Se non si provvede entro 48 ore, l`interessato può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore. Dalla definizione di gestore, che è il fornitore di contenuti su internet, sono comunque esclusi gli access provider, i cache provider e i motori di ricerca.
 IDENTIKIT DEL CYBERBULLO – Entra per la prima volta nell`ordinamento una puntuale definizione legislativa di cyberbullismo. Bullismo telematico è ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d`identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori. Nonché la diffusione di contenuti online (anche relativi a un familiare) al preciso scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo.
OSCURAMENTO DEL WEB – Il minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo (o anche il genitore) può chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in Rete. Se non si provvede entro 48 ore, l`interessato può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore. Dalla definizione di gestore, che è il fornitore di contenuti su internet, sono comunque esclusi gli access provider, i cache provider e i motori di ricerca.
 AMMONIMENTO DEL QUESTORE – In caso di ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali via web, fino a quando non vi sia una querela o denuncia il cyberbullo, sulla falsariga di quanto già è previsto per lo stalking, potrà essere formalmente ammonito dal questore che lo inviterà a non ripetere gli atti vessatori. Il questore – assunte se necessario informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti – potrà convocare il minore responsabile (insieme ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale), ammonendolo oralmente ed invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge. Gli effetti dell`ammonimento cessano al compimento della maggiore età.
PIANO D`AZIONE E MONITORAGGIO – Presso la Presidenza del Consiglio verrà istituito un tavolo tecnico con il compito di redigere un piano di azione integrato per contrastare e prevenire il cyberbullismo e realizzare una banca dati per il monitoraggio del fenomeno.