Salerno: Celano-Russomando su "monitoraggio" amministrativo

Dall’audizione in Commissione del Segretario Generale e del Dirigente del Settore Avvocatura, apprendiamo che l’Amministrazione di Salerno avrebbe introdotto un nuovo aberrante istituto giuridico, quello del “monitoraggio” che, nelle intenzioni di chi governa la città, dovrebbe sostituirsi e scongiurare la costituzione di parte civile. Appare evidente che è l’Amministrazione che delibera sulla opportunità o meno di costituirsi parte civile, ma è anche “comprensibile” le difficoltà di farlo se imputati sono anche assessori dell’attuale giunta e delle amministrazioni di cui l’attuale governo cittadino è indiscussa “promanazione”. Né può tacersi che l’opportunità o meno della deliberazione amministrativa si scontra poi con l’interesse di una comunità cui potrebbero arrecarsi, con atteggiamenti omissivi, irreparabili danni erariali. E’ per questo che la determinazione di costituzione di parte civile è un potere dovere dell’Amministrazione, più che un atto meramente discrezionale come vorrebbe farsi apparire. Si auspica, pertanto, che in assenza di rideterminazione nel merito del Sindaco e della Giunta, sia la stessa Procura, come già avvenuto in altri casi, ad imporre coattivamente al Comune di costituirsi a tutela degli interessi della comunità. Lo chiederemo espressamente con una nota indirizzata ai P.M. ed alla Procura,  nel caso in cui l’Amministrazione non si ravveda, prima dell’avvio del processo slittato a fine giugno.
Roberto Celano-Ciro Russomando