Quali scenari per l'Europa?

Giuseppe Lembo
Un obiettivo comune alle diversità umane, economiche, politiche, culturali e religiose del mondo è quello di unire attraverso la solidarietà universale il mondo; di unire il mondo dei diversi, per evitarne catastroficamente la fine. Tanto, così come affidato al mondo dal saggio pensiero sociologico di Zygmunt Bauman che lasciandoci, ha affidato ai saggi ed ai giusti della Terra, un importante messaggio-testamento di insieme umano, ispirato al sacro principio di un welfare mondiale. È questa, l’unica strada possibile e percorribile per salvare il mondo da uno scontro-catastrofe da tempo annunciata che proprio non gioverebbe a nessuno della società-mondo, né in quanto parte dei dominatori “ricchi” e “potenti” del mondo, né in quanto parte degli ultimi, i poveri della Terra, diffusamente riconosciuti come rifiuti umani, del tutto indifferenti ai poteri ed ai potenti del mondo che governando-sgovernando, si sentono i padroni del mondo. Il fare welfare umanitario universalmente inteso, porterebbe ad un rapporto di tollerante e benevola vicinanza umana che gioverebbe e non poco, a tutti della Terra, da saggiamente considerare sempre più una Terra-Stato abitata da un mondo di umanità nuova, animata da una assolutamente nuova personalità individuale da IO/NOI. Tutto questo, per il bene del futuro del mondo, gioverebbe e non poco anche ai nuovi scenari occidentali ed al dialogo in corso America – Russia che dovrebbe, come nell’attenta analisi di Angelo Panebianco, portare ad una consensualità d’insieme, senza l’arroganza di un potere unico con minaccia di accerchiamento dall’una e/o dall’altra parte in campo; bisogna saper camminare insieme per il bene comune dell’umanità che, prima di tutto, deve saper garantire all’uomo della Terra il futuro  dell’uomo e della stessa Terra ammalata di uomo. Un futuro, purtroppo e sempre più, a grave rischio per i falsi comportamenti di una democrazia solo apparentemente democratica, ma in sé, fortemente autoritaria, tanto che potrebbe negare il futuro all’uomo della Terra, sgarrupandola e facendola precipitare in una catastrofe umanitaria barbaramente distruttiva. Oggi l’America di Trump si confronta e sottoscrive accordi USA-URSS, dimenticandosi come partito pro-Russia dell’ultima ora, di sentire preventivamente il parere degli alleati europei; tanto, dimenticandosi dell’antiamericanismo sovietico e del suo fare poco democratico e liberale sia all’interno che all’esterno dei confini sovietici con un sovrano di vecchia maniera ed un fare illiberale, un possibile grave pericolo per l’UE sempre più sola e sempre più divisa oltre che confusa e fortemente spaventata per gli scenari nuovi all’interno dei confini europei. Commenta molto saggiamente Angelo Panebianco “Una potenza illiberale autoritaria è un pericolo per la libertà dei suoi vicini”. Tanto, non oggi con Putin capace di essere responsabilmente campione di democrazia interna, anche se per molti aspetti limitata, ma soprattutto negli scenari possibili del dopo Putin che possono fare ritrovare la Russia contro un insieme UE fortemente ammalato d’Europa, con la diffusa crescita interna di forze antieuropeiste e con un attacco sempre più aggressivamente determinato di un terrorismo islamico che proprio non vuole bene all’Europa e fa di tutto ed in modo mirato, da ultimo, anche attraverso le devastanti e disumane azioni dei cani sciolti, trovandosi di fronte a diffuse condizioni di insicurezza e di incapacità a difendere a pieno titolo la propria democrazia, la propria libertà, il proprio diritto d’insieme alla vita dei suoi sempre più indifesi ed allarmati cittadini. Sarà e con quali garanzie possibili, la Russia la nuova balia d’Europa, in sostituzione del lungo corso post-bellico americano? Da subito c’è lo scenario dei diversi fronti europei contrapposti con alla base, da una parte, l’antiamericanismo delle vecchie e nuove sinistre europee e dall’altra, il cosiddetto fronte UE del sovranismo degli antieuropeisti d’Europa che, in sé dimostrano tutta la loro simpatia filorussa. Nello scacchiere europeo sono e saranno in testa la Polonia, i Paesi Baltici ed altri d’Europa che hanno conosciuto e bene l’imperialismo sovietico e ne temono nuove invadenti azioni contro, per effetto della sua nuova crescita politica. L’Europa già confusa, divisa e spaventata sarà dualmente in fibrillazione, con molti Paesi UE pronti a saltare sul carro dei vincitori. Un fatto di rilevante importanza per tutti è che all’Europa, questi accordi URSS-USA, così come saranno assunti dall’America in silenziosa autonomia del fare, non gioveranno assolutamente a niente, anzi ne faranno la sua debolezza e la sua divisione, di fatto già in atto. Di certo gli scenari nuovi, indeboliranno l’integrazione europea, così come voluta dai russi e metteranno l’UE di fronte ad un cambiamento geopolitico assolutamente incerto e già presente nelle acque agitate di un declino americano da tempo in corso ed oggi accelerato dal sempre più vicino accordo tra l’America di Trump, la vecchia signora in un’Europa fortemente decadente e spaventata e la Russia di Putin, un mondo illiberale a cui non sta per niente a cuore una forte integrazione europea per un lungo cammino d’insieme e un fare politica in modo falsamente nuovo da parte di una potenza da sempre gravata di illiberalità, con conseguenze assolutamente possibili, di gravi rischi per la libertà; così come annunciato alla vigilia di questo cambiamento geopolitico accelerato, farebbe accrescere le già gravi condizioni di un insieme dell’Europa senza ritorno, per sempre debole e fortemente divisa.