Mercato San Severino: proteste su Puc e suoli agricoli di “Amici della terra” e M5S

Anna Maria Noia

“Amici della terra” e “Movimento cinque stelle” ancora insieme, per rivendicare – sebbene la cittadina sia attualmente commissariata – la disastrosa attuazione del Puc (Piano urbanistico comunale) nel comune di Mercato S. Severino. Scelta “scellerata”, in atto a partire dal 2010. Perché? È presto detto: i fautori delle due compagini politiche rette, rispettivamente, da Gerardo Fenza e Anna Lucia Grimaldi si battono affinché il suddetto Puc non dia luogo alla cementificazione dei suoli agricoli – come previsto, appunto, dal piano – nella S. Severino del post-Romano. Ben 350 ettari di terreno fertile sono a rischio, ancora adesso, per la possibile realizzazione della piattaforma logistica in località Corticelle e di altre aree Pip che sorgerebbero tra i campi. Fenza e i suoi richiedono al responsabile prefettizio Fulvia Zinno di “vigilare” sui futuri e futuribili “abusi” ambientali che potrebbero essere perpetrati alle zone verdi. In dei post sui social network, il movimento “Amici della terra” stigmatizza nuovamente la questione, parlando di altri quarantadue ambiti da adibirsi a zone industriali o di servizi – a fronte di un incremento demografico stimato in 8mila abitanti, mentre risulta che dal 2001 al 2014 (dati Istat) i sanseverinesi in più sono stati solo 2mila. È sempre incombente, inoltre, il rischio di vedere nel comprensorio migliaia di unità abitative in più; ciò senza una rete fognaria efficace, che non sia obsoleta e che non vada in tilt con rari fenomeni pluviali. La proposta consiste nel “recuperare campi e strutture ad oggi abbandonate, creando invece nei suoli agricoli opportunità occupazionali per i nostri giovani”. Sotto accusa infine l’imposta sui terreni coltivabili di proprietà di 400 famiglie, passata – a dire degli “Amici della terra” – da 400 a 10mila euro annui.