Grande Progetto Sarno: De Luca prova a gestire i fondi con amici e parenti?

“Il Grande Progetto Sarno oggi è vecchio e inadeguato, mai aggiornato secondo le direttive europee del 2000 e del 2007 e non tiene conto dell’istituzione, nel frattempo, del Parco Regionale del Sarno e delle più moderne visioni di pianificazione di area vasta”. Recita così il comunicato stampa della VII Commissione (Ambiente) della Regione Campania al termine della seduta del 23 Marzo 2016. Dichiarazioni che abbiamo accolto con soddisfazione visto che corrispondono esattamente a quanto riportato nel nostro dossier inviato tramite email proprio ai membri della Commissione Ambiente in occasione dell’audizione tenutasi in data 09/03/2016. Finalmente sembra che qualcuno si sia accorto delle tante incongruenze e contraddizioni del Grande Progetto Sarno (GPS) nonché degli irreversibili ed ingenti danni ambientali, economici e sociali che avrebbe causato la realizzazione di tale progetto. Dopo anni di assenza da parte della politica nella salvaguardia di uno dei più grandi patrimoni naturali della Regione Campania, da 3 anni proviamo ad accendere i riflettori sul disastro ambientale che riguarda il bacino idrografico del fiume Sarno. Il nostro Comitato 2 anni fa, anche grazie ad una petizione popolare che raccolse 4000 firme, chiese esattamente ciò che oggi si sta verificando. Vasche di laminazione, seconda foce, distruzione di canali di importanza storicoculturale, cementificazione degli argini del fiume: bisogna rivedere tutto! Con una “riqualificazione naturale”, il fiume Sarno potrebbe rappresentare un volano di sviluppo importante per i territori circostanti valorizzando ulteriormente alcuni siti turistico/culturali tra i più famosi al mondo quali gli Scavi Archeologici di Pompei, Stabia e Oplonti ed il meno famoso, ma altrettanto importante, sito preistorico di Longola in località Poggiomarino. Il Comitato Gente del Sarno è depositario di una innovativa ed organica proposta progettuale che si occupa contemporaneamente della riqualificazione del fiume e del problema delle esondazioni, puntando alla protezione dell’intero bacino del fiume Sarno, e pertanto chiede di sedere al tavolo di programmazione di ogni intervento che riguardi il parco fluviale come legittimo portatore di interesse. Al tavolo di programmazione devono essere presenti non solo i sindaci dei comuni ma anche i comitati cittadini che si stanno battendo da tempo per il disinquinamento e la riqualificazione del Fiume Sarno e dei territori circostanti. Il Comitato Gente del Sarno chiede che la regia di tale Tavolo di Programmazione sia affidata all’ente Parco Regionale del Sarno in quanto quest’ultimo è preposto alla tutela e alla difesa del parco fluviale nel suo insieme con l’obiettivo di proteggerlo da tentativi “criminali” di intervento da parte di soggetti senza cuore e senza scrupoli. Dopo 3 anni di battaglie in audizioni e conferenze di servizi, denunce alle Procure di Nocera Inferiore e Torre Annunziata e numerose interrogazioni parlamentari, possiamo dire che è finalmente arrivato il momento che i cittadini della valle del Sarno siano protagonisti del loro destino. Pertanto attendiamo fiduciosi che la VII Commissione Regionale (Ambiente) alle parole faccia seguire i fatti. Restiamo quindi in attesa della costituzione di un Tavolo di Programmazione e di un invito ufficiale a far parte di tale tavolo. Ciò non toglie che continueremo ad essere vigili su quanto accadrà intorno al bacino idrografico del fiume Sarno e, ove necessario, daremo battaglia nelle sedi opportune.

Comitato Gente del Sarno