“Pet therapy” per uscire dal buio

di Rita Occidente Lupo

Il legame di amicizia tra uomo e cane, notorio. Al punto da poter aiutare ad uscire dal buio, nel quale spesso la terapia intensiva, costringe tanti. Una recente sperimentazione, dall’ospedale Careggi, dal reparto di rianimazione d’emergenza di ‘pet therapy’, per superare tale condizione clinica. Grazie a cani-guida per non vedenti toscani, della scuola nazionale, un’esperienza condotta su dieci casi. Allo scopo di attutire lo stress del ricovero in rianimazione, incentivando esercizi fisioterapici spontanei come le carezze, gesti caratteristici tra l’uomo e il cane, che possono agevolare anche lo svezzamento dalla ventilazione meccanica invasiva, soprattutto in quei malati in cui si instaura una forte componente ansiosa. Occorrerà ancora del tempo, prima di poter giungere a sperate conclusioni ottimali, ma al momento pare proprio che la terapia con i quattro zampe…funzioni!