Giffoni Valle Piana: amministrative, apertura campagna elettorale Giuliano, standing ovation

Rita Occidente Lupo

L’apertura della campagna elettorale ieri sera, tra toni pacati, ma sanguigni, plaudita da rappresentanti istituzionali di spicco del Pd per la lista “Giffoni Bene Comune”, capeggiata da Antonio Giuliano: programma elettorale con una raffica d’iniziative, che hanno strappato scroscianti applausi. Il pienone al Giardino degli Aranci, dove ad abbracciare il già vicesindaco Giuliano, una folla di amici, simpatizzanti e politici. In prima fila Piero De Luca, che ha pubblicamente plaudito alla discesa in campo dell’amico Giuliano “che senza scopi personalistici, mira ad elevare la vita civica in un Comune a lungo mortificato. Di qui il pieno sostegno istituzionale ad una persona che, dotata di ottime capacità amministrative, porterà senza dubbio il Comune picentino nei circuiti europeisti. Con un nutrito programma elettorale, per creare occasioni occupazionali specialmente per tanti giovani, Giuliano merita d’essere eletto a Primo cittadino!” Sulla stessa lunghezza d’onda, il consigliere regionale Franco Picarone, che ha rimarcato la vicinanza dell’ente campano, a sostegno delle iniziative che Giuliano metterà in campo una volta eletto a Palazzo di Città. La platea numerosa, attestante che chi si candida, riesce a dialogare coi cittadini, il che è quanto deve tenere a cuore la buona politica. Cospicui i finanziamenti a disposizione, grazie alla sinergia del governatore campano Vincenzo De Luca, col premier Renzi, col presidente di Confindustria nazionale: una filiera istituzionale che può aiutare notevolmente a realizzare quanto il candidato si prefigge.” Giacchè, senza prurito ambizioso e manìe di protagonismo, da anni l’impegno sul territorio, anche trasversale, perseguito solo allo scopo di voler contribuire a risollevare le sorti di un Comune prostrato da annose problematiche. Al di là di clientelismo, nel perseguimento del bene comune, opere pubbliche ed occasioni di sviluppo, mitragliate con enfasi da Giuliano, a chiusura, stigmatizzando come la politica del politicante, non sia mai stata nel suo Dna. Come il commissariamento, che prostra una comunità, ulteriore stato di affanno per il territorio, che invece intende riscattare la propria fisionomia naturale, assurgendo a degno volano picentino, in sintonia con gli altri referenti istituzionali, coi quali già da tempo, un lavoro certosino progettuale, per sviluppo ed occupazione.  Grazie all’indotto cinematografico del Giffoni Film Festival, ulteriori tasselli d’industrializzazione economica, puntando sulle eccellenze territoriali. Non il libro dei sogni, quello di Giuliano, ma l’Abc di un  atlante operativo, per far sì che non vengano smarrite le coordinate territoriali anche delle frazioni, a lungo isolate da investimenti infrastrutturali. Continuando con il tratto discrezionale, il dialogo democratico, non creando palazzi di vetro al potere politico, ma ponti d’intesa, non strumentali ai fini elettorali, diverse standing ovation durante il suo discorso, ricordando come da anni, con affabile disponibilità, si sia sempre distinto per un apporto umano nelle relazioni sociali ed i sentimenti “in politica, si conquistano con la stima, meritata in campo, nell’agire di ogni giorno!”