Napoli: corteo lavoratori stagionali contro NASPI

La giornata di venerdì 18 marzo ha visto, per la prima volta negli ultimi decenni, una  folta rappresentanza di  lavoratori stagionali della Costiera Amalfitana, Penisola Sorrentina e Isola di Capri partecipare allo sciopero generale indetto da alcune sigle del sindacalismo di base, tra cui il CUB, con relativa manifestazione che si è svolta nelle strade principali del centro storico di Napoli. Tra le varie tematiche, diritto al lavoro stabile e duraturo, taglio netto delle spese militari a favore di servizi sociali, il corteo ha puntato il dito contro la NASPI, la legge che prevede il dimezzamento dell’indennità di disoccupazione per tutti i lavoratori stagionali, (di fatto chi lavorava sei mesi percepiva altri sei  mesi di disoccupazione; ora invece, con il Jobs act e la Naspi, con sei mesi di lavoro si ha diritto solo tre mesi di indennità di disoccupazione, lasciando i lavoratori per 3 mesi senza alcun reddito). Presenti alla manifestazione Giovanni Cafagna ed Andrea Ciampini, rappresentanti dell ’ANSL, associazione nazionale lavoratori stagionali, nata negli ultimi mesi, con l’intento comune di modificare la Naspi e avere garanzie di tutela per ogni lavoratore. La giornata è stata contraddistinta dalla determinazione e dall’unità delle varie anime che compongono il movimento dei lavoratori stagionali a livello regionale e nazionale. Infatti, a fine manifestazione, una delegazione (portavoci territoriali: Mauro Di Maio, presidente associazione “Le chiavi d’oro” – penisola sorrentina; Salvatore Ciuccio – isola di Capri; Stanislao Balzamo – costiera amalfitana; Rosario Fiorentino – sindacalista CUB) ha incontrato l’assessore regionale al Lavoro, presso gli uffici della Regione Campania, Sonia Palmeri, per presentare un documento propositivo atto a superare la tematica NASPI, attraverso investimenti e piani strategici volti ad implementare il turismo, la destagionalizzazione, la logistica e l’indotto in una regione dalle potenzialità inespresse in queste settori. Altresì si è chiesto all’Assessore di farsi portavoce delle esigenze dei lavoratori stagionali presso il Governo centrale e il ministro Poletti per arrivare, di comune accordo, a una modifica sostanziale dell’attuale Naspi, tenendo ben presente che la prima richiesta, il primo auspicio, dei lavoratori è quello di poter lavorare il più a lungo possibile, impiegando i mesi di disoccupazione anche con lavori socialmente utili o con corsi di formazione, al fine di migliorare il livello e la qualità dei servizi offerti. L’impegno dell’assessore Palmeri è stato di accettare in toto la richiesta dei lavoratori stagionali e di convocare, subito dopo le festività Pasquali, un tavolo di lavoro, presso la sede della Regione Campania, con il neo assessore al Turismo, Avv.Matera ed i sindaci delle zone a vocazione stagionale per perseguire gli obiettivi del documento  presentato. Contemporaneamente un’altra delegazione ha incontrato i gruppi di opposizione rappresentati al consiglio regionale campano, proprio per dimostrare l’importanza di questa vertenza e chiedere il sostegno delle forze politiche in campo. Nel manifestare la nostra massima soddisfazione per la partecipazione a questa giornata e per il primo passo concreto verso un’unità nella comune battaglia in difesa del diritto al lavoro e al salario per tutta la durata dell’anno, ci auguriamo che, ovunque in Italia, dalle amministrazioni regionali, spinte da quelle comunali, e soprattutto dai movimenti dei lavoratori, si possa sollevare un grido in difesa delle decine di migliaia di famiglie che vivono di lavoro stagionale e che, con la Naspi, restano senza alcuna forma di reddito per un intero periodo dell’anno.