Salerno: Attiva alla presentazione “Islam: Siamo in guerra” di Magdi Allam

I fondatori, gli associati e i simpatizzanti dell’associazione “Attiva Salerno” sabato 5 marzo, alle ore 10.00, presso l’Auditorium del Liceo Classico “Francesco De Sanctis”, partecipano alla presentazione del libro “ISLAM: Siamo in guerra”. L’evento culturale di rilevante portata presentato dal direttore di Telecolore, dott. Franco Esposito, vedrà la presenza dell’autore Magdi Cristiano Allam. Magdi Allam ha iniziato nei primi anni ottanta la carriera giornalistica: si è occupato da subito di tematiche legate al Vicino Oriente e ai rapporti tra questo e l’Occidente. Dopo avere collaborato con i quotidiani Il Manifesto e con l’agenzia di stampa «Quotidiani Associati», trattando argomenti di politica internazionale, entra a La Repubblica, e vi lavora come editorialista e inviato speciale. Le sue posizioni, rimangono severamente critiche sul mondo islamico. Gli ammiratori lo citavano spesso come modello di musulmano moderato e di arabo perfettamente integrato nel mondo, nella cultura e nel sistema di valori propri dell’Occidente. Il 22 marzo 2008, durante la veglia pasquale, Magdi Cristiano Allam formalizza la sua conversione al Cattolicesimo ricevendo in San Pietro, in Vaticano, da Benedetto XVI, battesimo, cresima ed eucaristia. Comincia per lui, da quel momento, sotto ogni punto di vista, una nuova vita. “Siamo in guerra. – questa la sinossi di Allam sul suo libro – È il Jihad, la guerra santa islamica, scatenata dal terrorismo islamico dei tagliagole, che ci sottomettono con la paura di essere decapitati, e dei taglialingue, che ci conquistano imponendoci la legittimazione dell’islam. È la Terza guerra mondiale, che vede partecipi la Finanza speculativa globalizzata, l’Eurocrazia, lo Stato-Mafia e la Chiesa relativista; che distrugge l’economia reale e impoverisce i popoli, spoglia gli Stati della sovranità e pone fine alla democrazia sostanziale, scardina la certezza di chi siamo e ci trasforma nel meticciato etnico e culturale. È ora di prendere atto della realtà della guerra in atto, essere consapevoli che, o si combatte per vincere, o la subiremo e saremo sottomessi all’islam.”