Medjugorje: digiuno penitenziale

I pellegrini che sono confluiti a Medjugorje nei primi anni delle apparizioni ricordano quanto fosse praticato nella famiglie il digiuno richiesto dalla Gospa. Il Mercoledì e il Venerdì a tavola venivano serviti il pane e l’acqua, con alcune variazioni che però non intaccavano la sostanza. L’usanza non è durata molto, perché la maggior parte delle persone veniva da un lungo viaggio, erano stanche e impreparate e intendevano il pellegrinaggio come un momento di riposo fisico oltre che spirituale. Le famiglie del posto che accoglievano i pellegrini hanno perciò dovuto adeguarsi alla situazione, cercando di conservare, almeno per quei due giorni, la pratica dall’astinenza dalle carni. Col passar del tempo il digiuno si è allentato in molte famiglie di Medjugorje, anche se, nei momenti drammatici della guerra nei Balcani, è ritornato in auge.  Rimane però un nucleo di persone che lo pratica con assiduità per amore della Madonna e per aiutarla a realizzare il suo piano di salvezza. La Madonna ha chiesto il digiuno fin dalle prime settimane delle apparizioni e non ha mai cessato di richiamarlo, in particolare nei momenti di crisi internazionale, quando la pace era in pericolo.
“Cari figli, vi invito a pregare e a digiunare per la pace nel mondo. Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua. Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare. L’elemosina e le opere di carità non possono sostituire il digiuno” (21-07-1982). Il digiuno e la preghiera nei messaggi della Gospa sono strettamente collegati e proposti insieme. Non vi è dubbio però che in nessuna apparizione mariana dei tempi moderni il digiuno ha un rilievo così accentuato, tanto da essere uno dei tratti caratteristici dell’ultima chiamata del mondo alla conversione. L’influenza del digiuno richiesto dalla Regina della pace è fuori discussione. Giovanni Paolo II l’ha proposto a credenti e non credenti ogni volta che all’orizzonte si addensavano nuvoloni di guerra. La Madonna dà una grande importanza al digiuno, sia per la vita spirituale come per la pace nel mondo. Lo ritiene uno strumento fondamentale nella lotta contro Satana. Maternamente fa notare che la pratica del digiuno è caduta in disuso nella Chiesa: “Digiunate. Il digiuno è di grande importanza nella vita spirituale. Durante quest’ultimo quarto di secolo il digiuno è stato dimenticato in seno alla Chiesa cattolica” (31- 05 – 1984). I più anziani ricordano quanto fosse impegnativo il digiuno dalla mezzanotte per ricevere l’eucaristia. La Chiesa ha voluto facilitare l’accesso alla S. Comunione, ma non certo elimimare la pratica del digiuno. Nei messaggi per la Quaresima la Gospa fa spesso riferimento al vangelo, quando Gesù affronta Satana nel deserto, dopo quaranta giorni e quaranta notti di preghiera e di digiuno. Non si comprende il digiuno se non lo si pone nella prospettiva della lotta contro il maligno, il quale ci distrugge con quello che ci offre e lo si vince con la rinuncia. In questa luce il digiuno è un’arma fondamentale nel combattimento spirituale, perché spezza l’incantesimo col quale il seduttore ci attira nelle sue reti per renderci suoi schiavi. La Madonna non fa che ricordarci che dobbiamo affrontare e vincere il principe di questo mondo con le armi stesse di Gesù: la preghiera e il digiuno. La Madonna ha chiesto il digiuno a pane ed acqua, da mezzanotte a mezzanotte, prima il venerdì, al quale ha poi aggiunto il mercoledì. Il digiuno si estende a tutto l’anno, salvo nel caso che, in quei due giorni, cadano delle festività. Lo ha chiesto a tutti, fatta eccezione per i malati. La Gospa si è posta nel solco della tradizione più antica, risalendo fino alle prime comunità cristiane, che digiunavano il mercoledì e il venerdì, per distinguersi da quelle ebraiche che invece digiunavano il martedì e il giovedì. Nei secoli successivi il digiuno a pane ed acqua è stato praticato negli eremi, nei monasteri e nei conventi, soprattutto in Avvento e Quaresima. Non è mai accaduto nella  Chiesa che venisse chiesta una pratica così impegnativa a tutti i fedeli e durante tutto l’anno. La Madonna ne ha dato le motivazioni fin dai primi messaggi, affermando che col digiuno si possono fermare le guerre, per quanto violente esse siano. Gli abitanti di Medjugorje non potevano allora immaginare che dieci anni dopo, la guerra avrebbe devastato la loro regione, col rischio di innescare un conflitto mondiale. Non vi è dubbio che dietro la guerra c’è Satana, che vuole approfittare dell’arsenale bellico dell’umanità per distruggere il pianeta sul quale viviamo (cfr 01-25-1991). Proprio perché “Satana è sciolto dalle catene” (cfr 01-01-2001) la Madonna chiama tutti a impugnare le armi della battaglia, la preghiera e il digiuno, per condurre l’umanità a un nuovo tempo, un tempo di primavera (25-01-2001). La Gospa in alcuni casi ha chiesto anche una novena di rinunce, come nel messaggio del 25 Agosto del 1991, alla vigilia del crollo dell’impero sovietico. Il contesto è quello del grande combattimento escatologico per la regalità sul mondo e la salvezza eterna delle anime. Il digiuno appare come un’arma invincibile che sconfigge l’impero delle tenebre e cambia il corso della storia:“Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, ora come non mai, da quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e vuole ostacolare i miei progetti di pace e di gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte in ciò che ha deciso. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e a digiunare ancora più intensamente. Vi invito a qualche rinuncia per la durata di nove giorni, affinché con il vostro aiuto si realizzi tutto ciò che voglio realizzare secondo i segreti iniziati a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l’importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Voglio salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato si realizzi completamente” (25-08-1991).Mentre il mondo si illude di mantenere la pace allestendo armamenti sempre più micidiali, la Madonna si prepara a sconfiggere l’oscuro ispiratore dell’odio e della guerra con l’esercito degli umili che rispondono alla sua chiamata.

La potenza del digiuno per fermare le guerre e ottenere al mondo la pace è una caratteristica delle apparizioni di Medjugorje, della quale ci renderemo conto nei tempi tribolati verso i quali stiamo precipitando. Non vi è dubbio però che la Regina della pace dia rilievo al digiuno anche nella crescita della propria vita spirituale. Infatti attraverso la mortificazione, la volontà si irrobustisce e diviene capace di resistere alle seduzioni del maligno. Lo scopo ultimo è la capacità di rinunciare al peccato per seguire Cristo. “Coraggio figlioli! Ho deciso di guidarvi sulla via della santità. Rinunciate al peccato e incamminatevi sulla via della salvezza, la via che ha scelto mio Figlio” (25-05-2006).
Grazie al digiuno viene mortificata la fame di mondo perché il cuore si apra alla fame di Dio. In questa luce si comprende l’invito della Madonna ad estendere il digiuno verso tutto ciò che ci fa deviare dalla retta via, in modo tale che la carne si sottometta alle esigenze dello Spirito: “Cari figli, vi invito a rinnovare il vostro digiuno in tutti i vostri sensi: digiuno della gola e degli occhi, delle orecchie e della lingua. Fate mortificazioni. In questo modo rinnoverete la preghiera del vostro corpo” (14-01-1989). E’ straordinaria questa visione del corpo umano che, grazie alla mortificazione, diviene una preghiera vivente e rende il culto a Dio in intima unione con l’anima. Grazie al digiuno e allo spirito di sacrificio l’uomo perviene al dominio di sé, fortifica la fede, allontana dalla sua vita il demonio e testimonia con la vita di appartenere a Maria. “Chi prega non ha paura del futuro, chi digiuna non ha paura del male” (25-01-2001).
Ne è dimostrazione la forza invincibile con la quale il Cristo ha respinto le tentazioni di Satana nel deserto.


La Gospa, pur sottolineando che tutti, eccetto i malati, devono digiunare, si rende conto che molti non se la sentono di assumere un impegno così gravoso. A queste persone, che sono la grande maggioranza, chiede di fare qualcosa di sostitutivo, che tenga il cuore verso il giusto orientamento:  “Se siete in difficoltà o nel bisogno, venite a me. Se non avete la forza di digiunare a pane e acqua, potete rinunciare ad altre cose. Oltre che al cibo, sarebbe bene rinunciare alla televisione, perché – dopo aver guardato i programmi televisivi siete distratti e non riuscite a pregare. Potreste rinunciare anche all’alcool, alle sigarette e ad altri piaceri. Sapete da voi stessi ciò che dovreste fare” (08-12- 1981). La volontà della Gospa di reintrodurre nella vita cristiana non solo il digiuno, ma più ampiamente lo spirito di mortificazione, è evidente. La rinuncia alla fame di mondo prepara  la vittoria contro le seduzioni di satana e apre il cuore alla fame di Dio. Quando l’uomo è capace di dire “rinuncio” a ciò che l’astuta serpe gli offre, prepara per sé, per  la sua famiglia e per l’intera società un avvenire di pace. Tratto da “ Medjugorje – Il Cielo sulla terra” di P. Livio (ed. Sugarco)